Partiamo dai fatti: Blanco è stato palpeggiato da una fan durante un concerto. Un lettore potrebbe legittimamente chiedersi: ma chi diavolo è Blanco? Blanco, all'anagrafe Riccardo Fabbriconi, nato a Brescia nel 2003, è il cantante che insieme a Mahmood ha vinto l'ultima edizione del Festival di Sanremo con la canzone «Brividi».
Torniamo a quella che, in altre circostanze, sarebbe una «notizia» e che invece viene derubricata a notiziucola. Sabato scorso in piazza del Duomo a Milano Radio Italia ha organizzato un mega concerto, il primo post pandemia, nel quale ha messo insieme il meglio della musica dello Stivale: da Elisa a Elodie, da Morandi a Marracash, passando appunto per l'ormai arcinoto Blanco. Ma durante la sua performance accade l'inaudito. Il cantante si avvicina alla folla in visibilio e una fan, evidentemente più disinibita delle altre, mette una mano laddove non dovrebbe battere il sole. Ci sono anche degli screenshot di un filmato pubblicato su TikTok che testimoniano, in modo inequivocabile, l'improvvido agguantamento. Tutto ciò potrebbe essere comodamente derubricato nella gigantesca sottocategoria del «chissenefrega». Blanco non sappiamo se abbia provato dei «Brividi» in seguito al fugace strofinamento, ufficialmente non ha fatto un plissè: non ha detto una parola. Però c'è un però grosso come una casa. Se al posto di Blanco ci fosse stata una qualunque Blanca e un uomo le avesse toccato, chessò, il lato b durante un concerto, che cosa sarebbe accaduto? Ve lo diciamo noi: sarebbe venuto giù il mondo. Innanzitutto non si parlerebbe - tra un sorriso e un'alzata di spalle -, di una bravata di cattivo gusto, ma di una vera e propria molestia. Hanno messo in croce gli alpini per degli sguaiati complimenti da caserma a delle sventurate passanti, probabilmente in presenza di una mano morta avrebbero sciolto l'intero corpo militare. Le associazioni femministe (grazie a Dio non esistono le associazioni «maschiliste») avrebbero scagliato piccati comunicati stampa denunciando lo sfruttamento del corpo femminile, le varie Laure Boldrini e Michele Murgie avrebbero inzaccherato con l'inchiostro del disgusto pagine intere di giornale per denunciare il cavernicolo machismo dell'uomo predatore, tutto il popolo del #metoo e del «Se non ora quando» avrebbe potuto - con grande compiacimento - indignarsi per l'ennesima volta. Saremmo stati a un passo dall'invio dei caschi blu dell'Onu. Invece no. Per fortuna non è successo nulla di tutto ciò. Ma qualcosa non torna. Se la palpatina la subisce un uomo non è più molestia, non è materiale buono per scatenare la reprimenda con il sopracciglio inarcato? Alla faccia della parità dei sessi. A tal proposito è emblematico il commento di una ragazza testimone oculare che ha postato il video del fattaccio: «Ha messo la mano sul c...o di Blanco rovinandomi il video dove lui prende per mano il mio ragazzo». Capito? Il problema non è che la sopraccitata ragazza abbia allungato le mani sul cantante bresciano, ma che abbia rovinato la sua video opportunity con la star.
Posto che questa è una polemica facilmente archiviabile alla zona anatomica esplorata dalla scalmanata fan e che le molestie vere sono ben altra cosa, forse chi si straccia le vesti e imbastisce crociate
per cat calling e apprezzamenti vari, dovrebbe aprire quantomeno una riflessione su quello che è accettabile per una donna e per un uomo. Altrimenti - usando uno dei termini a loro molto caro - si sente puzza di sessismo.
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