Se crollano i mezzi di informazione attendibili

La tv non è più il principale mezzo di informazione. Il crollo è stato netto: meno 21% rispetto al 2019

Se crollano i mezzi di informazione attendibili
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Una quindicina di anni fa (nell'era geologica dell'informazione pre Covid, per intenderci) un'amica, al tempo sulla trentina, era solita rispondere così quando, interrogata su un qualsiasi fatto (fosse anche il più importante del giorno, se non addirittura dell'anno), cadeva platealmente dal pero: «Purtroppo non sono stata raggiunta dalla notizia». Al tempo la sua battuta veniva colta con ilarità e malcelato velo di snobismo. Carta stampa e tg erano, infatti, ancora i depositari supremi dell'informazione. O meglio, di quella certificata. Ovviamente c'era già Internet ma non si era ancora trasformato nella piazza urlante in cui l'ultimo arrivato si innalza a oracolo e i suoi lettori/ascoltatori, oggi follower, lo seguono a bocca aperta.

Oggi quella che era una battuta («Non sono stata raggiunta dalla notizia») è la fotografia di una macabra realtà, valida per un pubblico numericamente sempre maggiore. Un pubblico che per informarsi non usa più i quotidiani ma nemmeno la tv. Oggi un italiano su due, infatti, si informa in rete. O, peggio, viene a conoscenza delle notizie sui social prima ancora che altrove.

A certificare questa tendenza, che si era già delineata nel 2023, è stata l'Agcom. La tv non è più il principale mezzo di informazione. Il crollo è stato netto: meno 21% rispetto al 2019. E per il secondo anno consecutivo è superata da Internet. Questo nonostante il 30% degli italiani nutra una bassa fiducia nelle notizie che vengono diffuse dai social o dalle piattaforme di condivisione video. I tanto cliccati influencer, per quanto seguitissimi, sono considerati affidabili solo dal 2,2%. Percentuale che sale ad appena il 4,6% tra i più giovani.

Viene quindi da chiedersi: se i mezzi più tradizionali (tv, radio e carta stampata) sono ancora oggi considerati le fonti di informazione più

attendibili, perché sempre più persone ricorrono a canali di cui non sempre hanno fiducia? Purtroppo la risposta potrebbe trovarsi in quello che l'Occidente si sta a poco a poco trasformando: una landa culturalmente deserta.

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