Si mostrava tranquillo Matteo Renzi, quando gli venivano presentati i risultati del voto di fiducia al governo Conte alla Camera e poi in Senato. Ed a chi tentava di metterlo all'angolo, parlando già di scommessa persa, l'ex sindaco di Firenze rispondeva con un sorriso sornione. Giuseppi ha intascato la maggioranza, è vero, ma i numeri raccimolati sono striminziti e con essi è davvero impensabile riuscire a governare. Prova di ciò sono stati i disperati tentativi del premier di stringere alleanze fino all'ultimo minuto per cercare di dare ossigeno al suo moribondo esecutivo, un'operazione che lo stesso leader di Italia Viva non ha esitato a definire un vero e proprio calciomercato di parlamentari. Ed alla fine lo stato delle cose, con Conte costretto a dare le dimissioni, sembra aver dato ragione a Renzi. Proprio lui, rassicurando i suoi uomini, aveva detto nei giorni scorsi, come riportato da Huffingtonpost:"L’operazione responsabili è fallita". E ancora: "Lasciamoli decantare per due o tre giorni".
Troppa la paura di tornare alle urne. Se Giuseppi e Co. intendono restare al proprio posto, l'unica opzione rimasta è mettere da parte l'orgoglio ferito (il Pd si è già ammorbidito in tal senso) e tornare a bussare alle porte di Italia Viva. Ed è questa consapevolezza che infonde nuovo buonumore ai renziani. "Tutto si può dire tranne che Matteo non sappia far politica!", è stato il commento di una deputata di Iv, riportato da La Nazione. "Voi tutti pensavate che Matteo fosse finito in un angolo, isolato, e invece ha fatto ancora una volta la mossa del cavallo e ha vinto! Perché Matteo non gioca a poker, ma a scacchi!", ha affermato un altro degli uomini di Renzi, bacchettando i giornalisti.
Insomma, altro che clamorosa sconfitta! Per i renziani, infatti, alla fine sarà il loro leader a spuntarla. Non avendo trovato i cosiddetti responsabili, Giuseppe Conte è costretto a dimettersi, e in molti hanno già detto che non intendono "morire" per lui. Potrebbe essere forse l'occasione per l'ex premier di dare la zampata? Ieri Renzi si è chiuso in un inquietante silenzio, che per lui è a dir poco insolito. Nessun messaggio affidato ai social, fatta eccezione per dei ringraziamenti nei confronti dei due ministri e del sottosegretario che per lui hanno lasciato il proprio incarico, scegliendo le dimissioni ed innescando la crisi di governo ("Avevano e avevamo tutti contro. Siamo rimasti compatti e portato il dibattito sui contenuti"). E, giusto per mettere ancora pressione al governo giallorosso, è arrivata anche la conferma del "No" da parte di Italia Viva al ministro Bonafede in Senato. "Anche se dal Pd, in cambio dell'astensione, ci farebbero ponti d'oro", ha confessato un renziano. La catastrofe per il governo Giuseppi II è ormai prossima, dunque, e le dimissioni inevitabili. Così come per Matteo Renzi appare sempre più vicina la vittoria. Solo un improbabile ritorno alle urne potrebbe ritorcerglisi contro. Continuando ad incitare i suoi uomini, spronandoli a mantenere compatte le file, l'ex presidente del Consiglio si è detto certo:"La crisi la possiamo chiudere solo noi proprio come l'abbiamo aperta.
Divisi, contribuiamo solo allo spettacolo indecoroso di questi giorni, al mercato delle vacche e delle poltrone che stanno offrendo, in Parlamento, non solo a noi. Uniti, invece, siamo una forza e saremo decisivi su ogni governo".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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