Sicilia, viabilità, Musumeci: "Da 4 mesi aspettiamo cosa vuole fare Toninelli"

Il governatore Musumeci rivela di aver chiesto al governo nazionale lo stato di emergenza per lo sblocco dei cantieri, ma dopo 4 mesi è tutto fermo: "Ci dica cosa vuole fare il ministro Toninelli"

Sicilia, viabilità, Musumeci: "Da 4 mesi aspettiamo cosa vuole fare Toninelli"

Il governatore Nello Musumeci sbotta dopo l'ultima visita in Sicilia del premier Conte e del ministro dei trasporti Toninelli che appena 48 ore fa hanno visitato il cantiere sulla Agrigento-Caltanissetta. "Da quasi quattro mesi attendiamo di sapere cosa il ministro per le Infrastrutture vuole fare per affrontare la drammatica condizione della viabilità provinciale in Sicilia - dice il governatore regionale -. Abbiamo chiesto, cosi come concordato con Toninelli in occasione dell'incontro avuto a Palazzo d'Orleans nello scorso novembre, il riconoscimento dello stato di emergenza; la nomina di un commissario, nella persona del presidente della Regione, con poteri straordinari che possa in pochi mesi aprire i cantieri e avviare i lavori; le risorse finanziarie integrative per far fronte alle centinaia di interventi sulle strade dell'Isola".

Il motivo della querelle sta tutto nella frase che il ministro Toninelli ha detto durante la sua ultima visita in Sicilia. "La prossima settimana vareremo lo Sblocca cantieri, con la nomina del commissario per la viabilità delle strade locali in Sicilia. Questo ci permetterà di sbloccare centinaia di cantieri nell'Isola. Ovviamente il presidente della Regione, Nello Musumeci, deve darci una mano, non si deve mettere di traverso".

Musumeci non ha digerito l'esternazione, ritenuta fuori luogo, del ministro. "A distanza di tre mesi - conclude Musumeci - ci vuol dire il ministro che cosa pensa di fare per affiancare la Regione in questa vasta operazione di riqualificazione delle strade provinciali? Quali poteri, quali risorse e quali tempi".

A chiedere chiarimenti concreti al governo nazionale è lo stesso assessore regionale ai trasporti Marco Falcone: "Ci domandiamo quale soluzione, in primo luogo, verrà in concreto messa in atto per pagare le imprese creditrici di Cmc? In secondo luogo, quale soluzione per accelerare i lavori e farli ripartire a pieno regime?". Falcone scende nel merito della situazione sulla Statale 640, ritenuta da Conte più strategica della Tav: "Quelli visitati dal presidente Conte sono solo i tre micro-cantieri: Delia, Favarella e Santuzza che servono a riaprire la tratta tra Canicattì e l'ingresso di Caltanissetta. Ma il vero cuore dell'intervento sulla strada statale 640, da 120 milioni di euro, impone un dispiegamento di almeno 100 mezzi e 300 maestranze al giorno, per raggiungere una produzione di lavori da 8 milioni al mese.

Il Governo Musumeci - conclude Falcone - non abbasserà la guardia. Dal canto suo l'Anas deve capire che i contratti si rispettano e stavolta Roma, comunque, stia serena che la Regione il contratto lo farà rispettare".

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