È un braccio di ferro, quello che si è generato tra il sindaco di Parma, Federico Pizzarotti, e i leader di Forza Nuova. Centro dello scontro un regolamento, approvato un anno fa dall'amministrazione comunale, che prevede una dichiarazione di antifascismo, per chiunque voglia occupare il suolo pubblico.
In pratica, per manifestare bisogna formarlmente dichiarare di non seguire le idee del Duce. Ma Forza Nuova non ci sta e annuncia l'intenzione di "denunciare il sindaco Pizzarotti e il consiglio comunale". Il segretario provinciale Stefano Cirella avrebbe precisato, secondo quanto riporta il Tempo, che l'amministrazione è responsabile "di aver bloccato, con il pretesto della mozione antifascista, il nostro pieno diritto di manifestare nelle piazze della città, negando la concessione di suolo pubblico, per la diffusione di idee politiche".
Si dimostra pienamente d'accordo anche Roberto Fiore, leader nazionale di Forza Nuova, che ha definito il gesto del sindaco "un sopruso, un attentato alle nostre libertà costituzionali". Fiore ha precisato che non smetterà di difendere le proprie libertà politiche e si opporrà "alla creazione di una lex iniqua che vuole sostituire Zuckerberg ai giudici o i consiglieri comunali alle giurie". Poi ha concluso: "Non siamo disposti a lasciar correre una prepotenza politica di tal genere".
Il primo cittadino Pizzarotti ha risposto con un post su Facebook, dove scrive: "Forza Nuova mi ha appena denunciato perché a Parma, per utilizzare sale pubbliche, bisogna dichiararsi per la Costituzione italiana e dirsi antifascisti".
E aggiunge: "Loro si rifiutano, evidentemente perché sono orgogliosi di essere fascisti. Ma non a Parma, Medaglia d'oro alla Resistenza, finché sarò il sindaco. Per me la denuncia di Forza Nuova è una medaglia al valore, non un passo indietro".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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