La sinistra e l'Ordine dei giornalisti della Lombardia si scagliano contro il sindaco di Milano Beppe Sala per la causa civile aperta contro il giornalista Gianni Barbacetto. La delibera approvata dalla giunta risale al 6 giugno e cita in tribunale Barbacetto non per articoli apparsi su Il Fatto Quotidiano ma per le presunte «affermazioni diffamatorie» diffuse su Facebook, X e per un articolo pubblicato sul blog online «Erbacce», corredato «da una vignetta che rappresenta uno scambio di bustarelle». Nel mirino i commenti sulle inchieste in corso sull'urbanistica milanese: da dicembre la Procura ha aperto almeno nove fascicoli per presunti abusi edilizi e oltre ai privati hanno ricevuto avvisi una decina di funzionari. La giunta chiede a Barbacetto «il risarcimento dei danni subiti dall'amministrazione». E Sala ieri ha difeso la scelta: «Se qualcuno vuole dare una lettura politica lo faccia pure ma la nostra azione è a tutela prima di tutto dei dipendenti. Uno non può dare dei presunti ladri a funzionari e pensare che non succeda nulla, era nostro dovere difenderli». L'Ordine dei Giornalisti della Lombardia respinge: «Querele per diffamazione, per quanto legittime, sono uno strumento odioso quando proposte dal settore pubblico». E «ancora più odiosa è la richiesta civile di danni, uno strumento abnorme introdotto per via giurisprudenziale nel nostro ordinamento. A disposizione c'è il Consiglio di disciplina territoriale». L'esponente milanese dei Verdi Carlo Monguzzi chiede a Sala di «ritirare la querela. Non si nasconda dietro ai funzionari, è una scelta politica terribilmente sbagliata», il tema approda in aula con la stessa richiesta da parte di esponenti Pd e di Azione. Rifondazione e altri della sinistra radicale lanciano su change.
org la petizione «Siamo tutti Barbacetto» e scrivono che è «inspiegabile che sia fatta ad personam e non in quanto giornalista, metodo che mai avremmo pensato possibile a Milano». Per il consigliere regionale FdI Marco Bestetti «bene ha fatto Sala a tutelare i funzionari. Ma noi siamo garantisti sempre, lui è distratto quando si tratta di avversari».
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