Napoli, Roma, Palermo. Sono le province in cui le sospensioni del reddito di cittadinanza sono più numerose. La sola area di Napoli, dove non a caso sono più forti le polemiche, ma anche le preoccupazioni delle istituzioni, ne conta oltre 21.500 (quasi il 13% del totale di 169mila e tre volte quelle dell'intera Lombardia). Un numero che non ha uguali in nessuna altra parte d'Italia. La provincia di Roma segue infatti con un'altra cifra considerevole, ma pari a 12.225 comunicazioni di stop, mentre in quella di Palermo ne sono arrivate finora 11.573. Campania, Sicilia e Lazio sono del resto le Regioni in cui è stato finora più alto il numero di attuali percettori del beneficio. Nonostante il picco di Napoli, non è però in questo caso la Campania la Regione con più esentati dal sostegno.
Complessivamente, in base ai dati dell'Inps, con oltre 37.600 stop al reddito, è infatti la Sicilia a risentire di più del passaggio al supporto alla formazione e all'assegno di inclusione, mentre la Campania arriva a circa 36.700 sospensioni. Tra le province, spiccano infatti anche i numeri di Catania, al quarto posto con quasi 9.000 interruzioni. Poi c'è Caserta a quota 7.635 (praticamente quanto l'intera Lombardia), seguita da Cosenza a 5.234 e da Salerno a 4.806.
A brevissima distanza, all'ottavo posto compare la prima provincia del Nord, quella di Torino, che conta 4.615 sospensioni, seguita di nuovo da un'area del Sud, quella di Reggio Calabria, dove si calcolano 3.714 comunicazioni di stop. La seconda provincia del Nord è quella di Milano, al decimo posto della classifica nazionale: in questo caso sono 3.278 i beneficiari del reddito che dovranno rinunciare al sostegno. Si torna poi in Sicilia con le province di Trapani e di Agrigento, rispettivamente a quota 3.144 e 2.986. Poco sotto le tremila sospensioni anche Lecce dove se ne contano 2.939.
Agli opposti tutte province medio-piccole del Nord Italia: rimangono sotto quota 100 Bolzano che conta appena 29 interruzioni, Belluno, con 59, Aosta, con 71, Gorizia, con 98, e Lecco, con 99. Tra le province più grandi invece spiccano quella di Bari, con 2.569 stop, quella di Bologna con 1.245 e quella di Genova con 1.001. Scende sotto la soglia di 1.000 comunicazioni di sospensione Firenze, con 955. Venezia è ad appena 444, superata da Perugia a 904.
Intanto si apprende che nei primi sei mesi del 2023 le richieste di Reddito e Pensione di cittadinanza crollano rispetto allo stesso
periodo del 2022 passando da 899.338 a 486.190 con un calo del 45,94%. È quanto emerge dall'Osservatorio Inps sul Reddito e la Pensione di cittadinanza secondo il quale nei primi cinque mesi le domande erano state 432.758.
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