La perentorietà con cui Joe Biden conferma di rimanere in gara per la Casa Bianca non oscura le indiscrezioni su eventuali possibili sostituti del candidato democratico in pectore. I diretti interessati non confermano, anzi ribadiscono il loro sostegno al presidente, ma i loro nomi vengono insistentemente citati nell'eventualità di un cambio in corsa. Primo su tutti quello della vice presidente Kamala Harris, che per molti membri del partito rappresenta una scelta ovvia e sempre più popolare. Lei, intanto, dopo la débâcle di Atlanta si è dimostrata una fedele alleata di Biden e ha difeso strenuamente la sua performance nel dibattito.
E poi c'è il governatore della California Gavin Newsom, 56 anni, per ora pubblicamente al fianco del comandante in capo e in questi giorni ha iniziato ad aiutarlo in campagna elettorale. Ma anche la governatrice del Michigan Gretchen Whitmer: la 52enne era nella lista dei candidati per la nomina a vice di Biden nel 2020, e l'ottimo risultato alle elezioni di Midterm dei democratici è stato in parte attribuito al suo lavoro. Per ora, tuttavia, colei che è considerata l'astro nascente del partito, fa sapere di non essere interessata a candidarsi.
In lizza c'è pure JB Pritzker, governatore 59enne dell'Illinois e miliardario erede della catena alberghiera Hyatt: può far valere le sue credenziali per aver codificato il diritto all'aborto nel suo stato e per averlo dichiarato uno «stato santuario» per le donne che cercano di interrompere la gravidanza.
Il senatore dell'Ohio Sherrod Brown, 71 anni, sarebbe invece il più anziano tra le alternative: voce forte sui diritti e le tutele dei lavoratori, ha spesso parlato in difesa di fecondazione in vitro e aborto. Il ministro dei trasporti Pete Buttigieg, infine, non è un segreto che abbia aspirazioni presidenziali, si è candidato nel 2020 ed è spesso definito come uno dei migliori comunicatori dell'attuale amministrazione.
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