Divisori in plexiglass o piccole strutture realizzate in legno per proteggere gli occupanti di un ombrellone da quelli di un altro, passaporto sanitario, termoscanner. La questione delle spiagge resta controversa e le Regioni - ha assicurato Dario Franceschini ministro dei Beni culturali e del Turismo - avranno ampia autonomia, perché ogni lido è diverso dall'altro.
Ieri Giovanni Toti, governatore della Liguria, è tornato sull'idea di un braccialetto elettronico, sviluppato dall'Iit di Genova, che vibra quando viene superata la distanza tra le persone. «Lo vedrò per la prima volta mercoledì prossimo, ma le spiagge ritengo siano l'elemento di minore rischio», ha detto Toti. Le Marche hanno concordato anche con Emilia-Romagna e Abruzzo le linee da seguire, per dare un segnale di continuità lungo la costa Adriatica. Gli ombrelloni dovranno essere posizionati in aree da 10,5 metri quadrati l'una e sotto lo stesso ombrellone potranno esserci massimo quattro persone della stessa famiglia. I gruppi che intendano condividere lo stesso ombrellone stagionale, dovranno alternarsi e ad ogni passaggio questo verrà sanificato. I lettini, invece, potrebbero essere messi a due metri di distanza l'uno dall'altro. Non ci saranno aree giochi bimbi o spazi per attività sportive.
Nelle spiagge libere gli ombrelloni dovranno essere distanti quattro metri gli uni dagli altri e gli asciugamani, lettini e sedie sdraio, posizionati a due metri di distanza. In tutta Italia si stanno valutando anche tornelli per l'entrata e l'uscita dagli stabilimenti e addirittura c'è chi propone l'accesso in spiaggia a giorni alterni per lettera alfabetica.
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