Il sottosegretario 5s ha alimentato l'odio contro la Casellati

Polemica su tweet (rimosso) di Sibilia. L'ira di Iv: "Vergognoso l'uso di toni aggressivi"

Il sottosegretario 5s ha alimentato l'odio contro la Casellati

«Il primo tweet che ha scatenato la campagna d'odio degli ultimi giorni è partito da Carlo Sibilia», ci fanno sapere le nostre fonti parlamentari. «Sono i cittadini a pagare quei voli e attendono una risposta», aveva scritto il sottosegretario all'Interno pentastellato il 27 maggio scorso. Ora di quel tweet non c'è più traccia. «È evidente che il ministro dell'Interno, Luciana Lamorgese, in persona è intervenuta per farlo rimuovere perché è sconveniente che dal Viminale partano attacchi contro la seconda carica dello Stato», aggiungono le nostre fonti. Le conseguenze di quell'attacco, che ilGiornale.it pubblica in esclusiva, sono ancora sotto gli occhi di tutti. «Ammazziamo la Casellati» oppure «Voglio uccidere la Casellati» sono solo due esempi dei messaggi più minacciosi di cui è stata vittima la presidente del Senato.

Un fatto altamente increscioso, come evidenzia anche Giuseppe Luigi Cucca, vicepresidente del gruppo di Italia viva in Senato, che commenta: «Certi episodi non vanno sottovalutati ma approfonditi. Occorre anche guardare a chi ha in questi mesi soffiato sul fuoco, nei fatti aizzando certe reazioni». Il senatore renziano sottolinea: «Nei giorni in cui Luigi Di Maio recitava un mea culpa in merito alla campagna d'odio e di gogna mediatica portata avanti negli anni dal M5s, il sottosegretario all'Interno Sibilia pubblicava sui social un contenuto dai toni aggressivi contro la presidente Casellati». Cucca giudica «vergognoso che un rappresentante del governo si scagli in questo modo contro la seconda carica dello Stato». «Non è anch'essa gogna?», si chiede Cucca, che conclude: «La democrazia vive anche di forma. Se il M5s vuole cambiare passo inizi a farlo stigmatizzando certi modi di fare comunicazione politica».

Il sottosegretario grillino Sibilia, dal canto suo, proprio ieri, ha invitato a «condannare e perseguire con ogni mezzo disponibile» le minacce e le intimidazioni la Casellati è stata vittima. «Esprimo intanto solidarietà alla persona ed alla seconda carica dello Stato, nel frattempo voglio assicurare tutto l'impegno nel perseguire gli autori di tali espressioni di odio», ha aggiunto Sibilia. Il sottosegretario ha, infine, concluso ricordando che «il ministero dell'Interno sta concentrando le sue energie proprio in questa direzione e per questo ringrazio la ministra Lamorgese. Un contributo fattivo alla eradicazione del malcostume di spargere odio in Rete deve essere offerto dal punto di vista culturale. Bisogna diffondere ogni buona pratica che ci aiuti a debellare la piaga dell'hate speech».

La vicepresidente M5s del Senato Paola Taverna, invece, ha twittato: «Inaccettabili le minacce di morte alla presidente del Senato #Casellati. Il dibattito politico non deve e non può mai sfociare nella violenza. A lei va tutta la mia solidarietà».

Un tweet che non è passato inosservato al comico e conduttore televisivo Luca Bizzarri che ha risposto alla Taverna con un piccolo sondaggio: «Merde, mafiosi, dovete morire. Lo ha detto: Gandhi o Martin Luther King». Ovviamente, chi non ha la memoria corta può facilmente cogliere l'ironia del commento.

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