«Entro la fine della settimana siamo ottimisti nell'immaginare l'apertura dei primi quattro moduli» dell'ospedale in Fiera a Milano. Lo ha detto ieri Guido Bertolaso, riferendosi alla settimana che parte oggi, in un video pubblicato su Facebook. La struttura nei padiglioni del polo fieristico in centro città, a favore della quale Il Giornale insieme a Libero ha aperto una sottoscrizione per la raccolta fondi, dovrebbe quindi accogliere i primi pazienti entro sette giorni. Ogni modulo dovrebbe contenere dieci letti.
Il consulente del governatore della Lombardia Attilio Fontana per l'emergenza Coronavirus spiega che una volta completato l'ospedale in Fiera potrà «arrivare fino a oltre 200-250 letti di rianimazione, ma anche terapia intensiva e sub intensiva. Sarà una grande struttura, dotata di tutti i servizi diagnostici per un centro di questo livello. Non abbiamo voluto creare un lazzaretto, capannoni con brandine per metterci quelli che non avevano più speranza. Al contrario vogliamo combattere fino in fondo per riuscire a vincere questa guerra tutti assieme». Ancora: «La gestione verrà affidata a una équipe di rianimatori di primo livello, che dal primo giorno di questa tragedia sono in prima linea a combattere. Stiamo lavorando ventre a terra - conclude Bertolaso -, le attrezzature le stiamo reperendo in giro per il mondo. C'è un grande gioco di squadra che sta funzionando».
Nel pomeriggio di ieri Bertolaso e Fontana hanno fatto un nuovo sopralluogo nei padiglioni che saranno ospedale. C'erano anche il vicepresidente della Regione Fabrizio Sala, gli assessori Davide Caparini e Giulio Gallera e una delegazione di medici per verificare l'avanzamento dei lavori. «Grazie al lavoro incessante di Bertolaso e di tutti coloro che sono coinvolti nella realizzazione della struttura - ha detto Fontana - il cantiere è in moto e prosegue spedito. Iniziano ad arrivare le apparecchiature di cui abbiamo bisogno e, grazie ai numerosi appelli, presto dovremmo poter contare anche sui medici e operatori che ci servono per avviare definitivamente l'ospedale in tempi brevi. Sarà un hub di fondamentale importanza per alleggerire prima i nostri ospedali più in sofferenza e poi per dare una mano anche ad altre regioni nel caso dovessero affrontare la nostra stessa emergenza». Questa mattina tra l'altro Bertolaso sarà ad Ancona, come richiesto dal governatore delle Marche Luca Ceriscioli a Fontana, per aiutare a elaborare una strategia contro il virus che in quella regione si diffonde con aggressività. L'ex capo della Protezione civile tornerà a Milano già nel pomeriggio di oggi.
Intanto il sindaco di Milano Beppe Sala ha deciso di requisire una struttura alberghiera, l'hotel Michelangelo, per le persone che devono stare in quarantena, che sono cioè contagiose ma non hanno bisogno di cure mediche. Sala ha spiegato: «Prenderemo l'hotel Michelangelo, vicino alla stazione Centrale, (con circa 300 camere e già in chiusura prima del contagio) per metterlo a disposizione della Prefettura e dell'autorità sanitaria per chi dovrà fare la quarantena.
Questo principio di trovare spazi e metterli a disposizione ci porterà a fare ulteriori azioni nei prossimi giorni». Infine una raccomandazione: «Io sono certo che usciremo da questa situazione, ma sarà una maratona e dobbiamo andare avanti con senso di responsabilità».
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.