
Luca Massimo Iemolo, 49 anni, adorava ballare. Salsa e merengue soprattutto. È morto sotto le macerie della discoteca «Jet set» di Santo Domingo, crollata martedì scorso. E sembra che, tra le 221 vittime, ci sia anche una donna italiana con doppia cittadinanza.
Si scava per recuperare i corpi, per rimettere ordine in quel luogo di divertimento trasformato in un disastro inguardabile e, in fondo, si spera ancora di trovare qualche sopravvissuto. «Quarantotto ore prima del disastro eravamo insieme nella stessa discoteca. Quando ho saputo quello che era successo mi sono precipitato, uno spettacolo terribile: ho visto i corpi delle vittime estratti dalle macerie, uno a uno. Lui era forte, disponibile e tenace» racconta Stefano Bonnici, un amico catanese di chef Iemolo. «Il suo impegno profuso in ogni piatto, il suo amore per i sapori e il suo modo di lavorare in squadra, lasciano un segno che non dimenticheremo», scrivono i collaboratori della vittima del «Sarah Restaurant», unendosi al dolore degli amici e della famiglia.
L'incidente si è verificato circa un'ora dopo l'inizio dell'esibizione del cantante Rubby Pérez, molto noto a Santo Domingo, che si stava esibendo davanti a centinaia di spettatori. Il locale, noto per i suoi appuntamenti settimanali con la musica dal vivo, era gremito di celebrità locali e internazionali, politici, sportivi e professionisti di spicco. Poi un boato ha sovrastato la musica, le urla, scene di panico e soccorsi. Un video diffuso sui social mostra i primi momenti del crollo con frammenti del soffitto che cedono e la folla che cerca di mettersi in salvo, pochi istanti prima del crollo totale. I vigili del fuoco hanno lavorato incessantemente per estrarre i sopravvissuti dalle macerie, usando tavole improvvisate e sollevando blocchi di cemento. Tra i superstiti, più di 180 persone sono state tratte in salvo, ma molti sono ancora ricoverati in ospedale con fratture e ferite gravi. Intanto, il governo ha annunciato il passaggio alla fase di recupero, con le squadre impegnate nel recupero dei corpi e nell'identificazione delle vittime.
Tra le vittime accertate figurano la governatrice di Montecristi, Nelsy Cruz, sorella del campione di baseball MLB Nelson Cruz, deceduta in ospedale. Il cantante Rubby Pérez è stato inizialmente dato per salvo, ma il suo corpo è stato ritrovato il giorno seguente. Anche il sassofonista del gruppo ha perso la vita, così come l'ex lanciatore di baseball Octavio Dotel, morto dopo essere stato estratto dalle macerie. Tra gli altri nomi noti: il giocatore Tony Enrique Blanco Cabrera, un ex funzionario Onu, lo stilista newyorkese Martín Polanco e un capitano dell'esercito padre di quattro bambine. Figurano tra le vittime anche tre dipendenti del gruppo finanziario Grupo Popular, inclusi il presidente di Afp Popular Bank e sua moglie. La città è sotto choc e anche il Papa ha inviato un telegramma di cordoglio.
Le autorità non hanno ancora chiarito cosa abbia provocato il crollo.
Resta anche incerta la frequenza con cui vengono effettuate le ispezioni edilizie nel Paese e quando il locale sia stato verificato l'ultima volta. Secondo quanto riportato dalla stampa locale, il Jet Set aveva subito ristrutturazioni nel 2010 e nel 2015, ed era stato colpito da un fulmine nel 2023.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.