Roma Basta con i «furbetti del certificato». L'Inps ha dichiarato guerra ai malati immaginari e il presidente Tito Boeri, grazie al nuovo sistema dei controlli con il polo unico punta al mezzo milione di visite fiscali. «Garantiremo maggiore uniformità di trattamento e di gestione delle visite fiscali sul territorio nazionale per dipendenti pubblici e privati - spiega Boeri- Oggi esiste una sensibile difformità non solo tra pubblico e privato ma anche nel settore pubblico tra le diverse regioni italiane ed è probabile che queste differenze siano addebitabili al fatto che oggi non esiste un'amministrazione unica che gestisce i controlli medico-fiscali».
L'Inps intende anche armonizzare le fasce di reperibilità tra pubblico e privato per le visite fiscali che attualmente prevedono quattro ore per il privato e sette ore per il pubblico, alzando a 7 anche le ore del privato. Non solo Boeri assicura che il numero delle visite «sarà molto alto» ed è possibile che chi è in malattia «possa ricevere anche più controlli».
L'intento dei controlli, assicura Boeri, non è persecutorio. «Si è parlato molto del polo unico come qualcosa che avrà forma di repressione di comportamenti opportunistici e ci sarà un effetto deterrente -riconosce Boeri- ma noi facciamo tutto questo a vantaggio degli stessi dipendenti pubblici. Il fatto che venga gestito tutto dall'Inps permetterà molta più trasparenza, le informazioni delle visite saranno disponibili per datore di lavoro e dipendente».
Nessuna casualità nei controlli che saranno invece mirati ovvero cercheranno di colpire laddove c'è il sospetto dell'abuso. Un esempio? Le malattie che si legano a ponti e giorni di festa. «Faremo controlli mirati guardando ai fattori di rischio specifico, perché sappiamo che possono esserci dei casi di abusi e comportamento opportunistico -avverte Boeri-Sappiamo che ci sono delle probabilità per tipologie di storie individuali o in prossimità dei giorni festivi». E le risorse, assicura, ci sono: 17 milioni per quest'anno e 50 a regime.
Nel 2016 l'Inps ha effettuato 298.098 visite di controllo a dipendenti privati in malattia: di queste, 321.666, ovvero il 53,8 per cento, sono state svolte d'ufficio. Il 10,7 dei lavoratori, ovvero 34.338, erano assenti ingiustificatamente. Altri 10.039, pari al 3,1 per cento, non sono stati trovati o risultano sconosciuti. I controlli sui dipendenti pubblici sono stati 19.999, 1.945 lavoratori, pari al 9,7 per cento, sono risultati assenti. I dati complessivi risalgono al 2015 quando furono presentati 12 milioni di certificati per il settore privato e 6,3 milioni per quello pubblico.
È il Nord Ovest l'area geografica con il maggior numero di certificati medici con il 28,3 per cento, e in particolare la Lombardia per quelli del settore privato. Tra gli statali, invece, al primo posto ci sono Lazio e Sicilia. La durata media di ogni certificato è di 2-3 giorni ed è lunedì il giorno in cui ci si ammala di più, 30,5 per cento nel pubblico e 27,6 nel privato.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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