Altre dieci violenze sessuali e filmati e foto pedopornografiche nel pc, il nuovo pesantissimo carico di accuse della seconda tranche dell'inchiesta chiusa ieri dalla procura di Milano contro Alberto Genovese, l'imprenditore del web già condannato in abbreviato a 8 anni e 4 mesi per due episodi di violenza sessuale e detenzione e cessione di droga. Nel nuovo avviso di chiusura delle indagini i pm Rosaria Stagnaro e Paolo Filippini, coordinati dall'aggiunto Letizia Mannella, contestano altri dieci casi di violenza sessuale, di cui nove nei confronti di una sola presunta vittima. Tra questi tre sarebbero stati commessi insieme alla ex fidanzata Sarah Borruso, anche lei condannata in abbreviato a 2 anni e 5 mesi nel processo nato dal primo filone di indagine. In un caso, in particolare, si tratta di una tentata violenza nei confronti di una 28enne lombarda che aveva partecipato con un'amica a un festino a base di droga e alcol. A carico di Borruso altri due episodi di violenza del febbraio e maggio 2020.
Nel primo processo erano state contestate a Genovese «solo» la violenza alla modella di 18 anni che, dopo essere fuggita a ottobre 2021 seminuda e insanguinata da Terrazza Sentimento, aveva fermato una volante in pieno centro a Milano e quella sulla 23enne abusata a Villa Lolita di Ibiza nell'estate 2020.
Dalle lunghe indagini della squadra mobile della Polizia erano già emersi altri stupri, su cui non vi erano sufficienti elementi concreti. Ora sono emersi particolari riguardanti una giovane modella pugliese, oggi 22enne, vittima di più violenze. Una sarebbe avvenuta tra il 6 e l'8 ottobre 2020 a Terrazza sentimento, due giorni prima di quella alla modella di 18 anni che il mese successivo lo porterà a San Vittore. Episodi documentati dai numerosi scatti trovati nelle memorie dei dispositivi elettronici di Genovese.
Così mentre l'ex imprenditore si trova ai domiciliari in una casa di cura dove sta disintossicandosi dalla droga, ora viene indagato anche il suo braccio destro Daniele Leali, per spaccio di droga per lo stupefacente acquistato con il denaro dell'imprenditore». Leali è inoltre accusato di intralcio alla giustizia (in concorso con Genovese) per il tentativo di condizionare con ottomila euro e viaggi all'estero la testimonianza della vittima di Terrazza Sentimento.
Oltre agli episodi di stupro ai danni di un ragazza già entrata nella prima indagine come parte offesa, a Genovese «è contestata anche l'accusa di violenza sessuale di gruppo per la notte del 25 febbraio 2020», sempre insieme alla ex fidanzata. Nel corso di una festa nell'attico in centro, l'imprenditore avrebbe offerto droga alla ragazza fino a «scemarne le facoltà».
L'ex fondatore di start up digitali è anche accusato di detenzione di materiale pedopornografico per video e foto di minorenni trovate nei suoi dispositivi.
I poliziotti della squadra mobile di Milano, diretti dal primo dirigente Marco Calì, hanno individuato nel pc dell'ex imprenditore del web «materiale pornografico realizzato utilizzando minori di anni 18». Da quanto risulta sono state trovate «numerosissime fotografie e video di soggetti minorenni privi di vestiti o in atteggiamenti sessuali espliciti».
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