Ah, signora mia, non ci sono più gli iPhone di una volta, direbbe qualcuno se sapesse usare i social. Ma per fortuna, aggiungiamo noi, perché alla fine vuol dire che il mondo avanza e potrebbe diventare migliore. Grazie all'intelligenza artificiale.
Insomma ieri sera Apple ha tenuto il suo keynote per l'uscita di iPhone 16, anzi degli iPhone 16, e già questo spiega cosa sia successo a Cupertino negli ultimi anni. In pratica è ormai il rito che annuncia l'autunno della tecnologia, e nonostante la Mela sia cambiata, l'attesa resta sempre spasmodica. Tanto che - non potendo contenere in sede tutti gli appassionati del Melafonino (oltre ai fortunati e affezionatissimi presenti allo Steve Jobs Theater) - Apple dal Covid in poi manda in mondovisione una presentazione che non è più live ma resta molto ben confezionata. D'altronde il marchio di fabbrica è il design, e quindi ecco che tutto deve essere fatto alla perfezione. Anche l'iPhone, s'intende, che declinato da un po' in quattro formati (base, Plus, Pro e Pro Max), nella versione 16 ha confermato il suo aspetto, aggiungendo novità più dentro che fuori. D'altronde questa è la legge dell'AI: inventato il dispositivo perfetto, ormai la meraviglia è da mettere dentro. Però Apple vuol essere sicura che sia tutto a posto, e quindi si dovrà attendere l'uscita in ottobre del nuovo sistema operativo iOS 18, anzi in realtà l'iOS 18.1. E per Apple Intelligence, la suite di nuove funzionalità che fanno glow - ovvero splendore (it's glowtime, era il titolo dell'appuntamento di ieri) -, lo scontro con l'Ue sulla privacy rimanderà tutto al 2025. Od anche al 2026, visto che tra le lingue annunciate l'italiano non c'è.
Nel frattempo i nuovi modelli hanno aggiunto un processore super (A18 e A18 Pro, appunto pronti per l'AI), funzionalità e megapixel per una fotocamera sempre più professionale (con un tasto Camera Control dedicato sul fianco per fare scatti in modo più semplice), una batteria si spera con cui non dover litigare (è una promessa?). I modelli 16 hanno uno schermo da 6.1 e 6.7 (il Plus), le due fotocamere in verticale (la principale da 48 megapixel). I Pro (bello il colore Desert Titanium), aumentano invece di dimensioni - sono 6.3 e 6.9 il Pro Max -, migliorano i materiali e, naturalmente, foto e video hanno diverse funzioni di editing pro e la possibilità di girare in 4k a 120 fps e con lo slow motion cinemascope. Senza dimenticare l'Audio Mix che separa le tracce nel montaggio.
Per il resto ecco il nuovo formato di Apple Watch 10, con uno schermo Oled più sottile, più resistente, grande come quello dell'Ultra, più morbido e facile da usare. Tre colori (bianco, nero e rosa), e nuove funzioni come il monitoraggio delle apnee notturne, il «crush detection» per avvisare di una caduta e la cancellazione dei rumori di fondo, tutto guidato dall'AI.
Infine le cuffiette AirPods 4 con cancellazione del rumore automatico e le cuffie AirPods Max, che possono anche monitorare la perdita di udito.Il tutto con i soliti prezzi da desiderio: iPhone 16, per dire, parte da 979 euro, mentre i Pro vanno da 1.239 verso i 2000. Perché - signora mia - alla fine iPhone è sempre quello.
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