Tajani spinge per il cambio di passo immediato. "Gestione centrale della campagna di massa"

Mandelli: ora uno screening sierologico generale per calibrare le inoculazioni

Tajani spinge per il cambio di passo immediato. "Gestione centrale della campagna di massa"

Un governo di emergenza nazionale dovrebbe avere al suo interno un ministero o almeno un sottosegretariato deputato alla gestione diretta dell'emergenza sanitaria. Forza Italia lo chiede da tempo e ieri, per voce del suo coordinatore nazionale Antonio Tajani, è tornata a chiedere l'introduzione di una struttura e di un vertice che si occupi direttamente ed esclusivamente della vaccinazione. «Serve un cambio di passo - spiega l'azzurro -. Palazzo Chigi dovrebbe nominare un coordinatore per la campagna vaccinale». Una campagna, aggiunge, che dovrebbe coinvolgere medici, infermieri e farmacisti.

Nei giorni scorsi, il deputato Andrea Mandelli, responsabile del dipartimento Salute di Forza Italia, aveva offerto cifre rassicuranti di un possibile piano vaccinale. «Con stime prudenziali - aveva detto presentando il dossier - si potrebbero vaccinare anche 600mila persone. «Vanno messi in campo - aveva proposto - sanità militare, ospedali pubblici e privati accreditati, laboratori, poliambulatori pubblici, medici di base, pediatri, farmacie, centri trasfusionali, strutture fisse per le vaccinazioni, come fiere e palazzetti dello sport, unità mobili di somministrazione e medici del lavoro, così come ha proposto anche Confindustria, integrando il Fascicolo Sanitario Elettronico con l'anagrafe vaccinale». E lo stesso Mandelli ora torna sul tema chiedendo uno screening sierologico della popolazione per calibrare le inoculazioni e far sì che chi ha avuto il Covid sia esentato dalla seconda dose. Il problema resta infatti quello degli approvvigionamenti di vaccini. Un tema sul quale sabato scorso il direttore sanitario dello Spallanzani di Roma, Francesco Vaia, ha lanciato pesanti accuse. «Non inseguiamo le varianti - ha affermato il luminare -, studiamole; non assecondiamo chi auspica e lavora perché non abbia mai fine». Allusioni pesanti alle quali ieri lo stesso virologo ha dato una cornice chiarificatrice: «Serve una moral suasion affinché si superi il brevetto e si consenta alle aziende italiane di produrlo. Se lavoriamo in questa direzione usciremo da questa situazione, diversamente si allungheranno di moltissimo i tempi». E proprio su questo tema Sestino Giacomoni, membro del coordinamento nazionale di Forza Italia, chiede un dibattito parlamentare. «L'obiettivo che tutti dovremmo perseguite - dice - è quello di vaccinare il maggior numero di persone possibili, nel più breve tempo possibile. Il mio invito a riferire in Parlamento è volto proprio a individuare chi invece rema contro, per proprio volontà o peggio per incapacità».

Il Covid però va contrastato anche nella gestione dell'ordine pubblico.

«Gli assembramenti che puntualmente si registrano nelle grandi città - lamenta la senatrice Licia Ronzulli - vanno assolutamente evitati, altrimenti che senso ha chiudere le scuole o limitare l'attività commerciali per limitare i contagi? Così si danneggia l'economia senza riuscire a contrastare il Covid».

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