Eletto il 17 gennaio 2017 da una maggioranza di conservatori popolari e liberali, ha sconfitto il candidato di Renzi alla presidenza del Parlamento europeo. Antonio Tajani ieri sera ad Abano Terme, per la settimana dei lettori del Giornale, è stato intervistato dal direttore, Alessandro Sallusti.
Un Tajani severo con questo governo e con questa Italia abbandonata a se stessa. E un Tajani che già anticipa la nuova Forza Italia. «L'Italia conta poco perché è assente ha detto - E dal M5s è arrivata una politica economica criminale. L'ultima manovra era sbagliata nei suoi contenuti. Ci sono stati solo tagli e invece bisognava imporre alcune decisioni con la forza e non con la violenza. Gli italiani sono assenti, alle riunioni mandano i rappresentanti diplomatici. Il governo italiano non si preoccupa di piazzare pedine importanti nelle istituzioni comunitarie, questo denota l'assenza dell'Italia».
Un Tajani che bacchetta anche l'Europa. «L'Europa si occupa di tante piccole cose ma non risolve i problemi come l'immigrazione, il terrorismo e i confini nazionali. In Europa manca un'anima politica. È troppo condizionata dalle scelte di politici di non alto livello». E poi l'immigrazione. «Nonostante la linea dura del governo, continueranno a esserci sbarchi se non ci sono accordi per la stabilizzazione della Libia dice -: possiamo anche bloccare 100 immigrati che arrivano, ma nel 2050 quando in Africa ci saranno 2 miliardi e mezzo di abitanti come faremo a fermarli? Per il piano Marshall ci vogliono i soldi. Se non li aiutiamo a rimanere là, si sposteranno verso i Paesi del Nord. Anche l'Angola potrebbe accogliere ma serve una strategia».
E poi un Tajani durissimo con la genialata targata Cinque Stelle. «Il reddito di cittadinanza dice - sono sei miliardi che non risolveranno il problema, non andranno solo agli italiani, ma anche agli stranieri e agli extracomunitari dei Paesi che hanno accordi di mutuo riconoscimento con l'Italia: Sudamerica e Balcani. Non mi sorprenderebbe se migliaia di Rom percepissero il reddito perché nullatenenti. Daremo soldi a nullafacenti, a gente che non ne ha bisogno, o a gente che andrà a lavorare in nero».
«Questo governo continua Tajani - non ha una visione dell'Italia. Quando Di Maio dice che è stata abolita la povertà nel nostro Paese, lo vorrei mandare al Sud. La politica economia non guarda alla lotta alla disoccupazione che, in base ai sondaggi, preoccupa molto di più che l'immigrazione. Per non parlare di tutti i risparmi che si sono bruciati. C'è una politica economica che invece di far uscir l'Italia dalla recessione, la farà cadere nella recessione. L'unico modo è creare occupazione. E invece sono aumentate le tasse».
E poi uno sguardo all'autonomia. «Il governo non ha alcuna intenzione di approvarla. Credo che non vorrà mantenere gli impegni presi». I rapporti con la Lega? «Sono buoni, in Abruzzo andremo uniti, in Basilicata anche, come in Sardegna per le regionali. Bisogna capire quanto Salvini intenda stare con Di Maio. Non può essere suo complice». Noi vorremo tornare ad avere un governo di centrodestra, magari tornando a votare».
Anticipazioni su Forza Italia? «Sarà una Forza Italia rinnovata. Cambierà anche il simbolo, apriremo alle civiche, l'Udc farà votare per noi, stiamo lavorando con altri elementi di area liberale, c'è tutto un lavorìo per far crescere i consensi».- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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