Roma - La notizia di seconda mano è che il caldo opprimente in arrivo da mercoledì su tutta l'Italia viene (ancora una volta) dal nord Africa. Poi ci sarebbe lo scoop. Nei prossimi giorni farà più caldo a Bolzano e a Milano che ad Algeri, Tunisi e Rabat. Roba da matti. E, alla faccia del deserto del Sahara - da dove proverrebbe l'insopportabile vampata-, il caldo sarà afoso e non torrido. C'è di mezzo il mare che inumidisce l'aria. Dunque, suderemo anche da fermi.
Cose che capitano in un Paese, il nostro, che si sta trasformando in un'isola tropicale dall'imprevedibile microclima. Saremo come in una pentola a pressione per colpa della compressione Adiabatica, fenomeno che si verifica in atmosfera quando una massa d'aria è costretta a scendere di quota: si comprime e si arroventa. Inutile star qui a rimpiangere il dileguato Anticiclone delle Azzorre, l'antico ricordo dei bollettini del colonnello Bernacca, che ci regalava estati calde ma non troppo.
Ma veniamo al dunque. L'ondata di caldo africana è già iniziata ufficialmente ieri, ma ci vorrà qualche giorno perché raggiunga il massimo dell'espansione e dell'intensità. Il caldo inizierà a salire fino a raggiungere l'apice nelle giornate di giovedì e venerdì. Firenze dovrebbe toccare i 42 gradi all'ombra, Bolzano i 41, Roma i 40, Milano e Torino i 39, Venezia i 37. Come detto, al sud farà meno caldo. A Napoli non si supereranno i 35 gradi, a Palermo i 29. Tra le città più calde: Bologna, Vercelli, Asti, Terni e Alessandria.
Nei giorni successivi il gran caldo si attenuerà (temporali sulle Dolomiti), ma le temperature (e qui sta il problema) resteranno ancora troppo al di sopra della media stagionale (che a giugno è compresa tra i 25 del nord e i 28 del centrosud). Fino a fine mese le medie da nord a sud spazieranno da 34 a 37 gradi. Proprio per questo si rischia di aggiornare l'archivio dei record. Da giorni i meteoreologi stanno tirando in ballo l'estate 2003, l'indimenticabile fornace che sembrava climaticamente imbattibile. E invece si rischia di correggere le statistiche. Perché in quel 27 giugno 2003 a Roma si registrarono «solo» 35 gradi (in realtà il 15 giugno 2003 si toccarono i 39,5). A Milano quel giorno si arrivò a 32 gradi, e poi si scese subito sotto i 30. Come dire che tira aria di nuovo primato.
Commenta Edoardo Ferrara di 3bmeteo: «Ci sono buone possibilità che l'ondata di caldo in arrivo possa essere più forte di quella del 2003, che peraltro si era distinta per la lunga durata. Ci attendiamo diversi record per il mese di giugno».
E pensare che l'estate astronomica è iniziata da soli quattro giorni. Luglio è alle porte e, di regola, è il mese più caldo dell'anno. Siamo rovinati? Parrebbe di no. Si prevede, infatti, un prossimo mese altalenante tra calde rimonte africane e freschi (ma fugaci) sbuffi di matrice oceanica.
Tra l'altro intorno al 4/5 è attesa la prima burrasca estiva su Alpi, Prealpi e Appennini. Rinfrescata che rovinerà i piani dei vacanzieri. Poi agosto con la solita escalation del caldo al centrosud e la rottura di metà mese al Nord. Normalità. Vedremo se sarà proprio così.
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