Il terremoto di Vigevano. Arresti per corruzione

Il sindaco leghista Ceffa ai domiciliari

Il terremoto di Vigevano. Arresti per corruzione
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Politica, antipatie personali, malumori cittadini, affari. C'era di tutto, nello scontro che due anni fa ha lacerato la Lega in una delle sue roccaforti lombarde: Vigevano. Da una parte il sindaco Andrea Ceffa, dall'altra il presidente dei costruttori locali, Alberto Righini. Che la Procura accusa di avere ingaggiato l'eurodeputato Angelo Ciocca, un uomo da novantamila preferenze, da sempre insofferente alla disciplina di partito. Anche Ciocca, dice ora la Procura della Repubblica di Pavia, collaborò al complotto che nel novembre 2022 cercò - fallendo all'ultimo secondo - di costringere Ceffa alle dimissioni. E ora entrambi i leghisti si ritrovano sotto inchiesta dalla Procura di Pavia, accusati di avere arruolato congiurati con metodi sbrigativi: uno offrendo incarichi, l'altro direttamente quattrini.

Ceffa viene arrestato dai carabinieri nel suo studio in municipio, a Ciocca arrivano avviso di garanzia e perquisizione a casa e ufficio. L'ex eurodeputato in serata rifiuta il ruolo di capo del complotto e anzi assicura di avere stima di Ceffa, «oltre a essere un ottimo amministratore, è un amico». E non si mostra preoccupato: «Male non fare - dice ieri sera - paura non avere». Ma intanto sono accusati tutti e due, in ruoli contrapposti, di corruzione, e lo stesso reato viene contestato ad altri tre arrestati. Secondo il decreto di perquisizione, Ciocca avrebbe offerto per conto di Righini 15mila euro alla capogruppo di Fratelli d'Italia Elena Stepan per sfiduciare il sindaco, facendole arrivare il messaggio attraverso il compagno, l'ex arbitro Luca Battista. «Luca Battista riferiva il messaggio a Elena Stepan che rifiutava», si legge negli atti. Secondo le indagini, Ceffa si rende conto di quanto sta accadendo e corre al riparo tirando dalla sua parte la consigliere civica Roberta Giacometti, avvocato.

Che in cambio ottiene incarichi da Asm, l'azienda municipalizzata il cui nome ricorre spesso negli intrighi della politica pavese: e il cui presidente Alessandro Gobbi finisce anche lui agli arresti, insieme alla direttrice Veronica Passarella. Intanto il prefetto di Pavia sospende Ceffa dall'incarico.

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