"Certamente sì, siamo disponibili: vorremmo incontrarli, ma solo quando e se loro lo riterranno”. Lo precisa l’amministratore delegato di Autostrade per l’Italia, Roberto Tomasi riferendosi alla possibilità di incontrare i parenti delle vittime del Ponte Morandi, crollato il 14 agosto 2018.
Tomasi si augura di poter superare le comprensibili diffidenze che si sono create in seguito a questa tragedia. E ribadisce la piena disponibilità a un dialogo ma senza forzature. L’amministratore delegato sottolinea che la società si porta addosso “una ferita che non potrà mai essere rimarginata”. E aggiunge che questa disgrazia ha spinto la stessa azienda a impegnarsi affinché quanto successo non accada più.
"Ci siamo interrogati più volte - prosegue Tomasi - su come dare vicinanza o attenzione ai familiari delle vittime e a tutti coloro che hanno subito le conseguenze della tragedia, nel modo più utile e adeguato”. L’amministratore delegato evidenzia che Autostrade è consapevole di dover fare molta attenzione a non creare ulteriore dolore ai parenti delle vittime. Inoltre, vorrebbe tentare di spiegare ciò che la società ha fatto in diciotto mesi per cercare di reagire a questa tragedia.
In un'intervista alla Stampa, Tomasi definisce poi “incomprensibili" le parole di Oliviero Toscani che dieci giorni fa aveva detto: “Ma a chi interessa che caschi un ponte”, offendendo quanti avevano perso la vita il 14 agosto 2018. L’amministratore delegato si dissocia completamente dal fotografo, specificando che “i nostri sentimenti, con cui facciamo i conti ogni giorno, sono totalmente diversi”.
In merito alla possibile revoca della concessione, Tomasi si augura di trovare un accordo con il governo, che possa essere utile per il nostro Paese. Secondo l’amministratore delegato, occorre essere attenti a difendere l’interrasse pubblico, “che crediamo sia investire 14 miliardi sulla rete subito e dare piena continuità alle attività di manutenzione”.
Tomasi interviene infine sulla Gronda di Genova, un'opera infrastrutturale relativa alla costruzione di una nuova autostrada a nord del capoluogo ligure. "Noi saremmo pronti - spiega l'amministratore delegato -, ma comprendiamo le esigenze di riverifica e aggiornamento non strutturale del progetto, soprattutto sulla parte di gestione degli accessi".
Quanto alla possibilità che questa infrastruttura venga realizzata da altri, Tomasi evidenzia come la Gronda "è il progetto infrastrutturale più complesso realizzato in Europa negli ultimi 20 anni. Pensare che possa prendere il timone dell'operazione un altro soggetto senza 10 anni di studi alle spalle parrebbe difficile".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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