Tregua, guadagni e il video. Ora Donald e i suoi amici sono nel mirino della Sec

I dem all'autorità di controllo: insider trading. Indagine sui tempi. Ecco chi si è arricchito

Tregua, guadagni e il video. Ora Donald e i suoi amici sono nel mirino della Sec
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Non si placano le polemiche contro Donald Trump da parte dei democratici che puntano il dito contro il presidente per insider trading. Prima c'è stata la richiesta di alcuni senatori dell'Asinello al Congresso di indagare su quello che definiscono un potenziale conflitto di interessi per la Casa Bianca e membri dell'esecutivo riguardo la tempistica della sospensione a sorpresa dei dazi reciproci che ha fatto volare i mercati. Avvenuta poche ore dopo il messaggio di Trump su Truth in cui diceva che «questo è un grande momento per comprare». E ora diversi membri dem della Camera Alta, guidati dalla senatrice del Massachusetts Elizabeth Warren, hanno scritto una lettera alla Securities and Exchange Commission (Sec) in cui chiedono di verificare se Trump abbia violato le leggi sui titoli e si sia reso responsabile di insider trading.

«Esortiamo la Sec a indagare se gli annunci sui dazi, che hanno causato il crollo del mercato e la successiva parziale ripresa, abbiano arricchito gli addetti ai lavori e gli amici dell'amministrazione a spese del pubblico americano e se alcuni, inclusa la famiglia del presidente, fossero a conoscenza della sospensione e ne abbiano abusato per effettuare operazioni azionarie prima dell'annuncio», si legge nella missiva. A firmarla sono stati anche il leader della minoranza al Senato Chuck Schumer, il membro di grado più alto della commissione Finanze Ron Wyden, i colleghi dell'Arizona Mark Kelly e Ruben Gallego, e della California Adam Schiff. I quali hanno poi messo in discussione le mosse dell'amministrazione volte a indebolire l'ente federale, chiedendosi quali effetti abbiano avuto i tagli al personale federale sulla capacità della Sec di «indagare e perseguire azioni di contrasto», nonché di «monitorare e rispondere a eventi di mercato su larga scala».

Ma chi sono coloro che hanno tratto vantaggio dalla tregua tariffaria che ha innescando la volata di Wall Street? Lo stesso Trump, nel video postato dalla consigliera per le comunicazioni della Casa Bianca Margot Martin ha nominato ad esempio Charles Schwab. «Ha guadagnato 2,5 miliardi», ha detto il presidente secondo le immagini, riferendosi al fondatore della Charles Schwab Corporation, società multinazionale di servizi finanziari di cui ha lasciato la carica di Ceo, ma è rimasto presidente e il maggiore azionista. Nello stesso filmato il comandante in capo ha indicato anche Roger Penske, proprietario del team automobilistico Penske, della Penske Corporation, e uno dei costruttori più vincenti nella 500 Miglia di Indianapolis. «Lui ha guadagnato 900 milioni», ha detto The Donald. L'ultima in ordine di tempo a finire al centro delle polemiche è stata la trumpiana di ferro Marjorie Taylor Greene.

La deputata della Georgia, accanita sostenitrice delle politiche commerciali dell'amministrazione, ha acquistato numerose azioni la scorsa settimana mentre altri le vendevano in preda al panico: il valore di RH, precedentemente chiamata Restoration Hardware, è cresciuto di oltre un terzo, mentre Dell ha registrato un +9% da quando Greene ha acquistato il titolo dopo che aveva perso più della metà del suo valore.

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