"Dal tribunale una richiesta offensiva e umiliante. Con altri imputati sarebbero stati più rispettosi"

Il presidente dei penalisti: "Verso Berlusconi c'è particolare animosità. Per valutare le conseguenze cardiache dello stress, che cosa c'entra lo psichiatra?"

"Dal tribunale una richiesta offensiva e umiliante. Con altri imputati sarebbero stati più rispettosi"

Avvocato Giandomenico Caiazza, lei è presidente dell'Unione dei penalisti italiani, che effetto le fa vedere un leader politico ed ex premier sottoposto a perizia medica, anche psichiatrica, da un tribunale che vuole processarlo?

«La perizia medica rientra nelle ordinarie attività di controllo del tribunale di fronte a richieste di impedimento, non è scandaloso disporla ma frequente nei processi penali. Quello che sorprende è addirittura la perizia psichiatrica. Nella nota di risposta di Berlusconi al tribunale, leggo un riferimento al fatto che la difesa abbia inserito un riferimento allo stress che potrebbe causare la partecipazione al processo su un imputato con malattie cardiologiche. Io non conosco l'ordinanza ma sarebbe molto strano che non contenesse una motivazione di una decisione del genere. Sono comunque stupito, perché l'imputato ha dedotto impedimenti di natura clinica oggettiva e il ricorso allo psichiatra, spero oltre le intenzioni dello stesso tribunale, suona offensivo ed umiliante per qualunque imputato. Ancor di più se si tratta di chi ha rivestito cariche pubbliche di primissimo livello ed è ancora un leader politico. Comprendo, dunque, la reazione dell'interessato».

Che cosa dovranno stabilire il medico legale, lo psichiatra e il cardiologo, incaricati dal tribunale di Milano, riguardo alla posizione di Berlusconi nel Ruby ter?

«Devono decidere se le ragioni sanitarie documentate siano tali da determinare un'impossibilità a comparire nel processo. E questo perché la stessa difesa ha prospettato che una condizione di stress per un processo di quella gravità può avere conseguenze pesanti sulle condizioni cardiache. Ma questo lo stabilisce il cardiologo, che c'entra lo psichiatra? Mi pare un'inutile mortificazione, una mancanza di rispetto verso Berlusconi».

La decisione arriva dopo che per diverse udienze la difesa ha opposto il legittimo impedimento, basato sui ricoveri e sulla necessità di riposo dell'imputato, ma per i pm il quadro non è grave, solo legato alla malattia di vecchiaia, dicono. Che ne pensa?

«C'è modo e modo di esprimere una legittima opinione diversa dall'imputato, ma ancora una volta parlare di vecchiaia in quei termini mi sembra una mancanza di riguardo, il sintomo di una particolare animosità nei suoi confronti».

La decisione, dice Berlusconi, è «lesiva della mia storia e della mia onorabilità» e mostra un «evidente pregiudizio nei miei confronti». È d'accordo con queste parole?

«Non so se in una condizione analoga e con un imputato diverso da Berlusconi si sarebbe parlato di vecchiaia in termini così sprezzanti e si sarebbe arrivati a disporre una perizia psichiatrica. Mi sembra legittimo dubitarne. Questa aggressività rispetto all'età e la decisione di ricorrere ad uno psichiatra non si giustificano visto che si discute sulla possibilità di un imputato di intervenire o meno al processo».

A questo punto il leader di Forza Italia dichiara di non poter accettare la decisione del tribunale, affermando che si può procedere in sua assenza alla celebrazione di un processo che definisce ingiusto. Che cosa succederà adesso?

«Mi pare di capire che Berlusconi

rinunci ad eccepire l'impedimento a partecipare al processo e quindi a sospenderlo, ma preferisca che vada avanti senza di lui. Reagisce, in questo modo, ad una decisione che percepisce come offensiva nei suoi confronti».

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