
Andrea Stroppa (nella foto), braccio destro di Elon Musk in Italia, adesso accetta la scorta. Numerose le minacce di morte ricevute nei mesi scorsi. Fino ad ora aveva sempre rifiutato, spiegando proprio in un'intervista concessa al «Giornale»: «Sono una persona libera e voglio restare tale».
Numerosi gli attacchi nei suoi confronti evocando «Piazzale Loreto», e «la fine di Aldo Moro», sia durante le manifestazioni di piazza della sinistra, sia sui social. Poi, il recente blitz di Roma dove è stata presa di mira una concessionaria Tesla: 17 auto bruciate nel tentativo di colpire il simbolo di Musk. Ad alzare il termometro della tensione nei confronti di Mr. Tesla e di tutti i suoi uomini, la recente intervista concessa a Salvini, durante il congresso leghista di tre giorni fa. Per gli «odiatori», come mettere insieme Satana e Belzebù. Se poi, come confessato dallo stesso Stroppa, «Elon ha un buon rapporto anche con Giorgia Meloni»... la scorta quasi si impone. Tra le numerose accuse che lo hanno colpito, una in particolare l'ha segnato: la «maledizione» lanciata da Roberto Saviano. Lo scrittore e commentatore lo ha indirettamente tirato in causa in un messaggio destinato a Elon Musk: «Io ti maledico. Prima o poi cadrai». Parole forti, che Stroppa ha definito simili a quelle di un «feroce profeta di una setta».
Commento che ha provocato un'ulteriore valanga di insulti. Mai toccare il totem sacro della sinistra. Ecco perché, probabilmente, alla fine ha dovuto cedere. Almeno un pezzo della sua libertà di movimento. Il brillante 31enne, adesso ha un'ombra fissa. Armata.
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