Trovato un corpo a Lugo, è la quindicesima vittima. Gli sposi nel fango, Simone spala in sedia a rotelle

Torna il sole in Emilia-Romagna, e già questa è una buona notizia per chi da giorni prova a rimettersi in piedi. Ma sole vuol dire anche che il fango rischia di seccarsi e diventare duro come cemento, quindi va spazzato via prima che asciughi. Nel centro di Lugo in serata è stata ritrovata la quindicesima vittima dell'alluvione. Sono in corso le operazioni di recupero e identificazione, ma si ritiene possa trattarsi di un 68enne di Fusignano di cui era stata segnalata la scomparsa il 17 maggio.

In alcune zone l'acqua ristagna. «Non camminate a piedi nudi - intimano a Conselice - l'acqua è sporca, porta malattie». E gli abitanti chiedono si spaccare gli argini per farla defluire perchè le pompe sembrano non bastare.

La normalità perduta sembra meno irraggiungibile con l'apertura delle scuole. Sono tornanti in classe gli alunni a Cesena e Forlì, anche se le superiori dovranno ancora aspettare, e quelli di Ravenna fino alla terza media.

La Romagna ha dimostrato tanto in questi giorni: uno spirito e una capacità di rilanciare rara. Muovendo una catena di solidarietà che è partita dagli angeli del fango e che è arrivata fino alla donazione di Laura Pausini, Nicoletta Mantovani, Francesco Guccini, Vasco Rossi. Tra chi si è messo a spalare è arrivato anche i campione paralimpico Simone Baldini, 42 anni, di San Marino. La foto simbolo di lui sulla sedie a rotelle, mentre lavora in mezzo al fango domenica a Forlì, è diventata subito virale. «Ma non sono un eroe», spiega. Pianti di gioia a Valsamoggia, ovest di Bologna, dove una coppia, Erica e Fabio, si è sposata dopo aver trascorso l'addio al nubilato e al celibato con stivaloni al ginocchio e pale. I volontari e gli amici hanno ripulito alla perfezione il sagrato della chiesa. E vedere gli sposi così luccicanti e lindi ha dato un messaggio di speranza a tutti, soprattutto a quelli che da giorni non vedono altro che fango.

A lieto fine anche la storia di Daniela, 52 anni, Sasso Marconi: è rimasta intrappolata in casa a causa delle frane e quando ha lanciato l'allarme l'elicottero non poteva più atterrare nella zona. Nel frattempo un'ala della sua abitazione è crollata e la paura aumentata. È stata messa in salvo issata al verricello dell'elicottero del 118.

I romagnoli si filmano mentre ordinano spritz al bancone di bar devastati come se nulla fosse accaduto («Carino qui, peccato questa umidità» scherzano), mentre girano per i campi in canoa («Oggi mi andava così, non avevo voglia del trattore» ironizza un contadino). Ma la loro capacità di reagire non riesce a nascondere il dolore e la disperazione. Ieri a Bologna sono stati celebrati i funerali di Fabio Scheda, di Idice, il 44enne morto la scorsa settimana tentando di attaccare una pompa in un pozzo che aveva in cantina. E tutto il paese si è riunito attorno alla sua famiglia, ben consapevole che quella tragedia poteva capitare in qualsiasi altra casa. Gli anziani sono quelli che più preoccupano i soccorritori: hanno visto finire sott'acqua tutti i loro anni di sacrifici, i mutui, i risparmi. E si sentono persi. Sono riusciti a salvare un paio di oggetti, qualche quadro e quello sarà l'unico ricordo che conserveranno. Rassegnandosi a non ripartire.

Si lavora anche per portare la connettività interrotta dall'alluvione e dalle frane e ricollegare alla rete internet, ospedali, uffici pubblici, scuole, gruppi di cittadini che si trovano in zone isolate o sfollati nelle palestre.

Sono in partenza da oggi oltre cento gruppi satellitari che saranno installati nei prossimi giorni nella provincia di Ravenna e nella collina (da Ravenna a Rimini). Una gara di solidarietà anche per riportare il segnale.