Trump riforma la polizia e limita la stretta al collo. "È una svolta storica"

Il "chokehold" ammesso se l'agente rischia la vita. Le critiche: misure non all'altezza

Trump riforma la polizia e limita la stretta al collo. "È una svolta storica"

«Siamo uniti dal desiderio di assicurare pace, sicurezza, dignità ed eguaglianza a tutti gli americani». Dopo settimane di proteste in tutti gli Stati Uniti in seguito alla morte dell'afroamericano George Floyd a Minneapolis, Donald Trump ha annunciato così la firma dell'ordine esecutivo sulla riforma delle forze dell'ordine. «È un passo enorme, una mossa storica per il futuro del paese che non è mai stata adottata prima», ha affermato il tycoon parlando dal Rose Garden della Casa Bianca. «Barack Obama e la sua amministrazione non hanno mai provato a risolvere questo problema perché non avevano idea di come fare. È una situazione complessa», ha proseguito assestando una stoccata al suo predecessore, e pure al rivale democratico Joe Biden, che di Obama era vice presidente.

Il documento, intitolato «Polizia sicura per comunità sicure», si basa su tre punti fondamentali: investire più risorse nell'addestramento degli agenti, rafforzare la banca dati e la condivisione delle informazioni per rintracciare i comportamenti illeciti e i poliziotti con ripetute denunce a carico, impiegare incentivi federali per operatori sociali dedicati a chi ha problemi di salute mentale, tossicodipendenza, o è senzatetto. Sarà poi vietato il controverso «chokehold», la stretta al collo (quella usata dagli agenti contro Floyd), tranne in circostanze estreme, come nel caso ci sia un pericolo di vita per l'agente.

L'obiettivo, ha spiegato Trump, è «offrire un futuro di sicurezza e protezione agli americani di ogni razza, religione e colore». Il testo, però, secondo diversi osservatori, non è all'altezza dei cambiamenti radicali chiesti dagli attivisti. Il presidente ha ribadito infatti di «opporsi fortemente agli sforzi pericolosi per smantellare i dipartimenti di polizia», come domandato dal movimento «Defund the Police» («Togliere fondi alla polizia»), nato durante le manifestazioni. «Ridurre il crimine e aumentare gli standard non sono obiettivi opposti, non si escludono a vicenda, ma procedono insieme», ha proseguito il Comandante in Capo, ribadendo che bisogna incoraggiare i dipartimenti ad «adottare i più alti standard professionali per servire le loro comunità».

Prima della firma, a cui erano presenti anche il ministro della Giustizia William Barr e il leader della maggioranza al Senato Mitch McConnell, Trump ha incontrato i parenti di alcune delle persone morte in scontri fatali con gli agenti, e rivolgendosi a tutte le famiglie, ha affermato: «Voglio che sappiate che gli americani piangono al vostro fianco. I vostri cari non sono morti invano». I cittadini Usa, ha aggiunto Trump, sostengono la polizia, ma credono che «dobbiamo migliorare la responsabilità, aumentare la trasparenza e investire più risorse nella formazione, nel reclutamento e nell'impegno delle comunità». The Donald non ha comunque mancato di ribadire il suo slogan «law and order». «Vogliamo che sia fatto in modo equo, giusto, sicuro, ma vogliamo la legge e l'ordine. Gli americani vogliono la legge e l'ordine, alcuni magari non lo dicono, ma è quello che vogliono». E ha ricordato che «senza polizia c'è il caos», plaudendo agli sforzi per fermare i disordini e i saccheggi. Con la sua iniziativa, il presidente ha preceduto il Congresso, dove repubblicani e democratici stanno lavorando separatamente alle rispettive proposte di riforma.

Il pacchetto del Grand Old Party al Senato dovrebbe essere reso noto alla fine della settimana: secondo fonti informate non dovrebbe impedire esplicitamente l'uso della stretta al collo, al contrario del piano più radicale adottato dai democratici alla Camera. Tuttavia tenterebbe di scoraggiare il chokehold trattenendo fondi federali per le agenzie di polizia che lo consentono.

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