Prima uccide la figlia neonata e poi tenta di togliersi la vita

Madre di 42 anni in preda a un raptus getta la figlia per terra. Inutili i soccorsi alla piccola in ospedale

Prima uccide la figlia neonata e poi tenta di togliersi la vita

L'ha tenuta in grembo per nove mesi, ma a nemmeno una settimana di vita l'ha presa e l'ha scaraventata a terra, ammazzandola. Aveva soltanto tre giorni di vita la piccola Alice. Ed era un batuffolo, come lo sono i bambini appena nati. La mamma domenica sera l'ha presa in braccio, l'ha allattata e poi l'ha gettata a terra. Impossibile descrivere un simile gesto. La piccola è morta nella notte tra domenica e lunedì dopo una corsa disperata in ospedale. La madre, dopo il gesto, ha tentato di togliersi la vita e si è ferita con un coltello al collo.

È accaduto verso le 19 in una abitazione di Lisiera di Bolzano Vicentino in provincia di Vicenza. La madre, Federica Ziliotto, questo il suo nome, ha 42 anni e ora è in stato di arresto per infanticidio nel reparto di psichiatria dell'ospedale. La piccola è morta nel reparto di terapia intensiva pediatrica. La donna è stata curata per la ferita che si è procurata al collo, una ferita comunque superficiale. Il gesto forse causato da una forte depressione post partum. Talmente forte da non riuscire ad arrestarsi, a fermarsi, da non riuscire a fermarsi cento attimi prima di prendere quella creatura e gettarla sul pavimento.

Stando alle prime ricostruzioni, pare anche la donna abbia agito in un momento di «assenza» del marito. Il papà della piccola Alice, si era un attimo allontanato per andare a chiudere le persiane e gli scuri di casa. Il tempo di fare il giro, il tempo di chiudere tutto, il tempo per una madre di allattare, uno dei gesti più vitali che una mamma può fare e quella creatura di appena tre giorni di vita non c'è più. Quando il papà è tornato nella stanza dov'era la moglie, ha visto quella piccina a terra e la donna ferita al collo. Ha subito chiamato l'ambulanza, ha chiesto aiuto ai vicini di casa, che subito accorsi sono ancora sconvolti, ma ormai forse era troppo tardi. Troppo fragile un corpicino di soli tre giorni. I sanitari del Suem giunti immediatamente sul posto hanno anche provato a rianimare la piccola, prima di portarla a sirene spiegate all'ospedale San Bortolo di Vicenza. Ad arrivare anche i carabinieri della compagnia di Thiene che hanno tentato di ricostruire quanto accaduto e hanno ascoltato il marito della donna.

Ora la procura ha aperto un'inchiesta ai danni della mamma per omicidio volontario. Valuterà anche se sia il caso chiedere la misura del carcere.

Madre e figlia erano state dimesse dall'ospedale solo sabato: una grande festa per loro, un grande arrivo, un'esplosione di emozioni come accade in questi casi, una gravidanza voluta per la loro primogenita, ma qualcosa nella testa della madre evidentemente covava.

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