"Uccisa in casa dopo una lite". Il compagno ha confessato

Sul corpo della vittima, oltre agli evidenti segni di strangolamento, anche ferite da difesa alla braccia e altre contusioni pure sul volto: la donna ha cercato di proteggersi dal compagno che l'aggrediva a mani nude

"Uccisa in casa dopo una lite". Il compagno ha confessato
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L'ha uccisa tra le 20 e le 21 di giovedì sera, dopo una comunissima lite per dissidi familiari (che pare si fossero intensificati negli ultimi tempi) degenerata poi in una violenta aggressione, iniziata con qualche spintone e conclusasi con lo strangolamento della donna. Quindi, in preda a una sorta di nebbia psicologica che lo faceva sentire come «in trance», è rimasto per tutta la notte in casa, con il cadavere della compagna abbandonato sul pavimento del corridoio. Franco Pettineo, 52enne reo confesso dell'omicidio della convivente Sabrina Baldini Paleni 56 anni - ex moglie divorziata del fratello di lui, Filippo - sarebbe uscito dalla loro villetta in via Mariotto alla frazione Lambrinia di Chignolo Po, in provincia di Pavia solo verso le 9 di venerdì. Uscito di casa, senza portare con sé il cellulare, si è allontanato al volante della sua Dacia nera, vagando un po' a caso per chilometri, tra le province di Lodi e Milano, tanto da far temere che potesse aver deciso di togliersi la vita in mezzo alle campagne. Alla fine l'uomo si è diretto a Pandino, in provincia di Cremona, la località dov'era nato. È lì che nel pomeriggio i carabinieri - che allertati da Selene, figlia 28enne di Sabrina Baldini preoccupatissima perché non riusciva a parlare con la madre, lo cercavano dalla mattina - lo hanno arrestato, bloccandolo mentre era in auto, trascinandolo fuori dall'abitacolo a forza, per poi portarlo in caserma, dove Pettineo ha confessato in serata.

Sul corpo della vittima, oltre agli evidenti segni di strangolamento, anche ferite da difesa alla braccia e altre contusioni pure sul volto: la donna ha cercato di proteggersi dal compagno che l'aggrediva a mani nude, ha lottato strenuamente per non morire, lasciando segni della colluttazione anche su Franco Pettineo.

L'uomo, trasferito nel carcere di Cremona, sarà interrogato domani dal gip per la convalida del fermo.

«Ciao mamma. Sarai sempre nei nostri cuori. Tutto il male tornerà a chi ti ha sempre tolto luce e non ti ha mai permesso di brillare come meritavi», ha scritto ieri in un post su Facebook Selene.

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