Gli Usa a Pechino: "Basta attacchi alla stampa" E la Cina punisce cinque funzionari americani

Washington: "La libertà non è sedizione". A "Stand news" vietato internet

Gli Usa a Pechino: "Basta attacchi alla stampa" E la Cina punisce cinque funzionari americani

«Il giornalismo non è sedizione». Dopo l'arresto a Hong Kong di 7 reporter dell'ultimo giornale libero, che ha chiuso i battenti dopo il raid della polizia e ha ucciso anche le speranze di chi crede ancora in un futuro democratico per l'ex colonia britannica, il segretario di Stato americano Antony Blinken condanna la retata anti-liberale e ricorda all'amministrazione di Hong Kong e alla Cina che ne muove le fila che «la libertà di espressione, compresa la libertà di stampa e l'accesso ad informazioni fornite da media indipendenti sono cruciali per società prospere e sicure». Ma Pechino non tarda a replicare: «Alcune forze esterne, con il pretesto della libertà dei media, hanno fatto commenti irresponsabili sulle forze dell'ordine a Hong Kong», ha detto ieri in un briefing il portavoce del ministero degli Esteri Zhao Lijian, aggiungendo che questo «confonde completamente ciò che è giusto e ciò che è sbagliato e trae in inganno l'opinione pubblica».

Il braccio di ferro sulle libertà a Hong Kong vede ancora una volta contrapposti Stati Uniti e Cina e dopo le sanzioni americane nei confronti di funzionari cinesi per la stretta in corso nell'ex colonia britannica, ieri da Pechino è arrivata un'altra mossa di risposta agli americani: si tratta di «contromisure» che prendono di mira 5 funzionari statunitensi, compresi l'ex segretario al Commercio Wilbur Ross e Carolyn Bartholomew, a capo della US-China Economic and Security Review Commission. Sarà loro vietato l'ingresso in Cina, a Hong Kong e Macao, e - stando al giornale - transazioni con cittadini e istituzioni cinesi.

Sono stati formalmente incriminati per associazione a delinquere finalizzata alla diffusione di pubblicazioni sedizione (cioè volte alla ribellione per rovesciare il potere costituito) l'ex caporedattore di «Stand News» Chung Pui-kuen e il caporedattore ad interim della testata on-line di Hong Kong, Patrick Lam. Agli imputati è stata negata la libertà su cauzione. Chung, 52 anni, è comparso ieri davanti a un tribunale del distretto di West Kowloon; Lam, 34 anni, non si è invece presentato in aula per motivi di salute. La società editrice non ha inviato un rappresentante legale. Gli altri 4 arrestati - l'avvocato Margaret Ng, la cantante e attivista Denise Ho, già membro del consiglio di amministrazione, e gli ex direttori Christine Fang e Chow Tat-chi - sono stati rilasciati senza imputazioni. Il vicedirettore Ronson Chan Ron-sing era stato rilasciato nel giorno del raid, qualche ora dopo l'arresto.

Il caso è stato aggiornato al 25 febbraio 2022. «Il Dipartimento della sicurezza nazionale ha anche formulato un'accusa nei confronti della società per il reato indicato», si legge in una nota delle forze di polizia dell'ex colonia britannica.

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