Vaccini, azzardo leghista. "Via l'obbligo ai minori"

Emendamenti di Borghi per l'abolizione. Critiche da sinistra, dubbi anche da Fi: "Noi per la scienza"

Vaccini, azzardo leghista. "Via l'obbligo ai minori"
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Due emendamenti presentati da Claudio Borghi, senatore leghista, hanno animato il pomeriggio politico di un sabato estivo. Del resto, l'argomento in discussione è la vaccinazione obbligatoria per i minori. Un tema considerato più che «divisivo», con la questione dell'esclusione dalla scuola dei bambini non vaccinati sullo sfondo. Il parlamentare del Carroccio ne è certo: la legge Lorenzin va cancellata di netto. Il provvedimento, che porta la firma dell'ex ministro della Sanità, è del 2017, quando governavano il Pd e Paolo Gentiloni. La legge Lorenzin ha introdotto l'obbligo anche per i minori di sedici anni. E ha previsto una serie di sanzioni, pure in caso di «rifiuto» della vaccinazione. Per Borghi, invece, la ricetta è una sola: «libertà di scelta». «Dato che conoscono il giochino - ha continuato via X l'esponente del Carroccio - preciso che l'emendamento è mio». Un'iniziativa personale, dunque.

Un secondo emendamento, sostenuto sempre dal leghista, vorrebbe cancellare un ulteriore obbligo: quello di inserire i dati delle prestazioni sanitarie nel Fascicolo elettronico. Anche in questo caso la parola utilizzata è «libertà». Ma il dibattito si è concentrato soprattutto sulla prima proposta del parlamentare nato a Milano ma eletto in Toscana.

«Siamo l'unico Paese in Europa, forse con la Francia - ha motivato Borghi, che ha difeso la ratio della sua battaglia parlamentare -, ad avere 12 vaccinazioni obbligatorie per i bambini. La legge Lorenzin era una sperimentazione e non mi sembra che i risultati ci siano, la pertosse, ad esempio, ricomincia».

Forza Italia, tra le prime formazioni politiche a reagire, non ha espresso troppo entusiasmo. «Ne discuteremo nelle sedi opportune, ma siamo sempre stati per la scienza e per i vaccini - hanno fatto sapere - analizzeremo, studieremo e decideremo». Ma gli azzurri hanno anche messo in chiaro di essere sempre stati «per i vaccini».

Più tranchant il giudizio di Maurizio Lupi, presidente di Noi Moderati. «Lo stop all'obbligo vaccinale per i bambini è una sciocchezza scientifica che avrebbe conseguenze pericolose e non fa parte del programma di governo che punta alla tutela dei minori e dei più fragili, sia in campo sanitario sia in quello economico e sociale», ha detto l'ex ministro delle Infrastrutture.

Da sinistra, un coro unanime. L'ex ministro della Salute Roberto Speranza ha etichettato le proposte di Borghi come «farneticazioni antiscientifiche». La volontà sarebbe quella «di chi pensa di poter lucrare su qualche voto no-vax». Pier Luigi Lopalco, consigliere regionale dem in Puglia e virologo, ha replicato: «La legge, al contrario di quanto sostiene la Lega, ha avuto i suoi effetti, eccome, e sono stati ampiamente documentati da studi dell'istituto Superiore di Sanità». Il presidente dei senatori del Pd Francesco Boccia ha definito quella di Borghi come una «assurda e pericolosa provocazione».

Riccardo Magi, di +Europa, ha chiamato in causa il «Medioevo». «Una roba pericolosissima», ha aggiunto.

Borghi ha specificato di avere intenzione «da mesi» di combattere per il superamento o meglio per la cancellazione della legge firmata ai tempi da Lorenzin.

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