Vaccini, la ministra Grillo: "L'obbligo resta per tutti. No ai trucchi sui certificati"

Giulia Grillo ha ribadito la sua posizione in merito ai vaccini: "La coercizione non può essere l'unico strumento"

Vaccini, la ministra Grillo: "L'obbligo resta per tutti. No ai trucchi sui certificati"

La polemica sui vaccini non si placa, anzi, dopo l'approvazione del decreto Dignità ne stanno succedendo di ogni. Dal M5s che si spacca, al web che augura al medico Burioni di affogare. Tutti commentano le decisioni che sono state prese dalla Camera, decisioni che rimandano l'obbligatorietà dei vaccini all'anno prossimo. Ma cosa ne pensa il ministro della Salute, Giulia Grillo di questa "guerra"? Intervistata dal Corriere della Sera, il ministro ha ribadito la sua posizione e quella di una parte del suo partito in merito ai vaccini.

"I bimbi non vaccinati - spiega il ministro Grillo - tra i 6 e i 16 anni entravano a scuola anche a legge Lorenzin invariata. L'obbligo rimane per tutti e 10 i vaccini individuati dalla norma. Cambia la sanzione per materne e asili nido perché riteniamo che la coercizione non possa essere l'unico strumento a disposizione di uno Stato per raggiungere le ultime sacche di contrari". Il ministro della Salute, quindi, tenta di giustificare le decisioni prese dal M5s spiegando di voler "raggiungere le soglie del cosidetto effetto gregge è determinante". "Come impedire ai genitori no vax di falsificare le autocertificazioni? - continua - Applicando la legge. La circolare a firma congiunta del Ministero della Salute e del Miur del 5 luglio era e resta un procedimento di semplificazione amministrativa. Chi viola il rapporto di fiducia, viola la legge e come tale va perseguito. Inoltre il mio collega dell’Istruzione e io chiederemo alle Regioni di aumentare i controlli".

E quando le viene chiesto se non ha qualche timore nel mandare al nido suo figlio in mezzo a bimbi non vaccinati, la Grillo prende alla larga il discorso: "In realtà si tratta di un rischio molto contenuto. Nel 2018 solo il 2,8% di bambini della fascia da zero a sei anni non sono stati vaccinati per scelta dei genitori. Nello stesso periodo la percentuale di copertura del morbillo ha raggiunto il 93,8%, contro l’85,2% del 2015".

Insomma, questa è la sua posizione e quella del M5s. Non un passo in avanti e non uno indietro. Giulia Grillo però continua per la sua strada sottolineando che non piacevole "sentirsi dire da un accademico che verrò sbranata al primo morto" di morbillo. "Non puoi illudere la gente che non morirà nessuno" continua il ministro, "dobbiamo essere realisti".

Qundi il M5s è spaccato su questo tema? Nelle ultime ore, infatti, qualche esponente politico ha rivendicato l'obbligatrietà dei vaccini. Di Maio richiamerà all’ordine i parlamentari "ribelli"? "Non è una spaccatura - conclude la Grillo al Corsera - sono sensibilità diverse su un argomento delicato. Siamo un movimento bello grosso".

Intanto sul tema si è espresso

anche il premier Giuseppe Conte durante l'incontro con la stampa a Palazzo Chigi prima della pausa estiva: "Mio figlio l'ho fatto vaccinare, ha fatto tutte le vaccinazioni e questa è la linea anche del governo".

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