«Sta bene, la volontaria sta benissimo ed è già tornata a casa». La prima dose del vaccino contro il Covid-19 interamente made in Italy è stata somministrata e il direttore sanitario dell'ospedale Lazzaro Spallanzani di Roma, Francesco Vaia, soddisfatto tira il primo sospiro di sollievo
Professor Vaia è andato tutto come previsto?
«Alle 8,30 abbiamo somministrato la dose alla volontaria, una donna di 55 anni. È rimasta in osservazione in ospedale fino alle 12,30. Non sono state riscontrate reazione negative ed è quindi tornata a casa. La terremo sotto osservazione per le prossime 24 settimane. Ha compiuto un gesto di generosità ed ha detto che lo ha fatto per dare una mano agli italiani e per questo la ringrazio»
Il prossimo passo?
«Domani somministreremo una dose di vaccino ad altri due volontari, uomini questa volta. Il vaccino aveva già superato la fase del laboratorio ora con la sperimentazione sull'uomo siamo nella fase della sicurezza e dell'immunogenicità».
Che cosa significa?
«Con la prima platea di 90 volontari si verifica che non ci siano reazioni gravi poi occorre vedere se il vettore virale inoculato riesce a provocare la produzione degli anticorpi neutralizzanti. Contiamo di chiudere con questo gruppo di volontari entro fine anno. Poi si allargherà la platea».
Quante persone dovranno entrare nella nuova fase?
«Migliaia ed infatti ci rivolgeremo ai paesi ad alta circolazione del virus: Brasile e Messico. In Italia la circolazione non è così alta e dunque dobbiamo guardare all'estero»
Quando sarà disponibile il vaccino?
«Se non ci saranno intoppi, se il vaccino si dimostra efficace e sicuro ritengo che sia possibile renderlo disponibile in primavera».
Russia e Cina sono molto più avanti: ritiene che il un vaccino realizzato in tempi così stretti sia ugualmente sicuro?
«Nutro qualche perplessità ma non abbiamo a disposizione gli studi attraverso i quali sono arrivati così in fretta alla distribuzione della profilassi. Ma certamente occorre essere prudenti. Noi abbiamo i nostri tempi che sono quelli necessari a garantire la sicurezza del vaccino. É vero che in Cina sono partiti prima».
Ritiene dovrà essere obbligatorio vaccinarsi per il Covid?
«Noi dobbiamo raccomandarlo fortemente per tutti. Ci sono categorie professionali che devono tenere conto del loro ruolo e del rischio che comporta una mancata vaccinazione per la salute pubblica. Gli operatori sanitari, le forze dell'ordine, chi lavora nelle residenze per anziani, anche gli insegnanti devono capire che c'è la salute pubblica in gioco. Non vaccinarsi è ammissibile per chi vive da solo e non mette a rischio la salute degli altri».
Si ipotizza di rendere obbligatorio l'anti influenzale. Anche per i giovani
Il ragionamento sul vaccino per il Covid è valido anche in questo caso: chi ha un ruolo che lo mette a contatto con molte persone deve preoccuparsi della salute degli altri».
É stata messa in dubbio la attendibilità dei test rapidi che vengono usati in porti ed aeroporti. Test validati proprio dallo Spallanzani.
«Tutti i test rapidi risultati francamente positivi al Covid 19 eseguiti negli aeroporti di Fiumicino e Ciampino sono poi stati confermati nelle successive analisi molecolari fatte Spallanzani E ieri il governatore del Veneto Luca Zaia
ha confermato che questi test rappresentano una svolta importante per lo screening in nota congiunta firmata dalla nostra responsabile dei laboratori, Maria Rosa Capobianchi, e da Roberto Rigoli dell'Ospedale di Treviso».
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