![Vance contro l'Europa: "Avete dimenticato la libertà e i valori, censura peggio di Putin. Per fermare i migranti collaborate con l'Afd"](https://img.ilgcdn.com/sites/default/files/styles/xl/public/foto/2025/02/14/1739542860-azt-on980mzhzbpw16as-associated-press-lapresse.jpg?_=1739542860)
Per quei leader europei che pensavano di poter gestire in termini puramente transactional i rapporti con l'America di Donald Trump, con semplici aggiustamenti delle tariffe doganali o accettando un aumento sostanziale delle spese militari, è arrivato il giorno della verità. Per riprendere il filo del dialogo con l'altra sponda dell'Atlantico, parzialmente interrotto dal voto del 5 novembre, non basta un riallineamento dei dazi, serve soprattutto un riallineamento dei valori.
A recapitare il messaggio al «parterre de roi» di leader politici, accademici ed esperti vari riuniti a Monaco per la Conferenza sulla Sicurezza è stato il «delfino» di Trump, JD Vance, inviato in Europa a illustrare la filosofia della nuova Amministrazione. «La minaccia che mi preoccupa di più nei confronti dell'Europa non è la Russia, non è la Cina, non è nessun altro attore esterno; ciò che mi preoccupa è la minaccia dall'interno, l'allontanamento dell'Europa da alcuni dei suoi valori più fondamentali, valori condivisi con gli Stati Uniti d'America», le parole del vicepresidente Usa. Se Donald Trump è il «veicolo» cavalcato dalle varie anime del populismo «Maga», da Steve Bannon all'ultimo arrivato Elon Musk, Vance ne è l'essenza. È lui, più del tycoon newyorchese, l'emblema di quell'America «cafona» e di provincia che in questi anni ha combattuto sul campo, per ora vincendola, la guerra culturale contro l'altra America, quella delle élite politiche e culturali di Washington e delle grandi città. «Ma a Washington c'è un nuovo sceriffo in città e sotto la guida di Donald Trump potremmo non essere d'accordo con le vostre opinioni, ma combatteremo per difendere il vostro diritto di esprimerle nella piazza pubblica. Limitare le persone, ignorare le loro preoccupazioni, chiudere i media, annullare elezioni non protegge nulla. È il modo più sicuro per distruggere la democrazia. Se ti candidi avendo paura dei tuoi elettori, non c'è nulla che l'America possa fare per te».
Un attacco durissimo - e ha citato diversi esempi - al «politicamente corretto» di stampo europeo, che a giudizio di Vance ha compresso la libertà di espressione, quella degli elettori (ha citato il primo turno delle elezioni in Romania) e la libertà religiosa frustrando i sentimenti della maggioranza degli europei. Un richiamo generale a quel «buon senso» spesso invocato da Trump a tutela della maggioranza, che secondo Vance in Europa, come nell'America di Obama e Biden, ha ceduto il passo alla difesa esasperata di ogni possibile minoranza, i cui desideri si trasformano automaticamente in diritti. «Non abbiate paura. Non dovremmo avere paura dei nostri popoli, anche quando esprimono opinioni in disaccordo con la loro leadership», è stato il richiamo che il cattolico Vance ha fatto alle parole di Giovanni Paolo II, «uno dei più straordinari campioni della democrazia in questo continente e in qualsiasi altro».
Ancora più diretto l'attacco alle politiche europee sull'immigrazione. Lo spunto, il recente ed ennesimo attentato in Germania per mano di un immigrato, un richiedente asilo afghano, che l'altro giorno proprio a Monaco ha lanciato la sua auto su una folla, ferendo 28 persone. «Quante volte dovremo subire questi terribili attacchi prima di cambiare rotta e portare la nostra civiltà in una direzione diversa?», ha detto il vicepresidente Usa. Tra il 2021 e il 2022 il numero di immigrati extraeuropei è raddoppiato, questo è stato «il risultato di una serie di decisioni consapevoli prese dai politici in tutto il continente», ha ricordato Vance ad una platea ormai pietrificata dalle sue parole. Di qui, l'invito ai leader politici tedeschi, affidato ad una intervista al Wall Street Journal pubblicata poco prima del suo intervento, a collaborare con la destra anti-immigrati di AfD (e ieri a Monaco Vance ha incontrato la leader Alice Weidel) in vista delle prossime elezioni. «Vance non si intrometta», la replica del portavoce del governo di Berlino Steffen Hebestreit.
Quanto alle critiche alle presunte interferenze di Elon Musk - che ha postato su «X» il discorso integrale- nella politica europee, Vance le ha liquidate con una battuta: «Se la democrazia americana è sopravvissuta a dieci anni di Greta Thunberg, voi potete sopravvivere a qualche mese di Elon Musk».
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