La vendetta di Mr. Family Day: "Renzi, vedrai al referendum..."

Dopo il via libera alle unioni civili, Massimo Gandolfini minaccia Palazzo Chigi: "Ce ne ricorderemo, e ci ricorderemo del premier in particolare"

La vendetta di Mr. Family Day: "Renzi, vedrai al referendum..."

"Ce ne ricorderemo, e ci ricorderemo del premier in particolare". Massimo Gandolfini, portavoce del movimento che ha animato i Family Day, minaccia Palazzo Chigi. La rottura definitiva sulle unioni civili si rifletterà inevitabilmente sul referendum sulle riforme costituzionali. Il voto dei cattolici rischia così di affossare Matteo Renzi. Perché lo stop alle riforme portate a termine a fatica rischia di essere la pietra tombale sul futuro politico del premier.

Come dimostrato in piazza, il voto dei cattolici ha un peso. Il Family Day è stato l'occasione per contarsi. Renzi, però, ha deciso di voltare le spalle ai cattolici e, con il via libera al ddl Cirinnà sulle unioni civili, rischia una rottura senza precedenti. "Ce ne ricorderemo - mette in guardia - visto che non noi ma lui ha legato il suo futuro politico al referendum sulle riforme, e quella - sottolinea in una improvvisata conferenza stampa proprio davanti al Senato - è una bella data in cui ci ricorderemo chi ci ha offeso in maniera arrogante e proterva". Gandolfini dà così voce al popolo del Circo Massimo, quello dell'ultimo Family Day. "È chiaro che questo popolo, che sta trasformando la sua delusione ed amarezza in vera e propria rabbia - avverte - di sicuro prenderà i provvedimenti necessari per presentare il conto a chi di questo popolo si è totalmente fatto beffa". E assicura: "Ci saranno di sicuro i circoli per il no".

Gandolfini alza poi il tiro e, nella protesta contro le unioni civili, si appella al presidente della Repubblica Sergio Mattarella. "Oggi la democrazia viene palesemente violata, con questa fiducia su un maxiemendamento che nessuno ha visto". "Questa è dittatura", denuncia l'animatore del Family Day che dice apertamente: "Faccio un grande appello al presidente della Repubblica perché legato a tutto quello che stiamo vivendo c'è l'enorme problema di una legge e di un maxiemendamento andato avanti in spregio alle più elementari regole della democrazia: sono stati violati gli articoli 72 e 87 della Costituzione, e del 29 non ne parliamo neanche".

Ci sono infatti profili che diversi costituzionalisti hanno già fatto presente. Da qui l'apello al capo dello Stato perché le unioni civili vengano vagliate "non secondo ideologia ma secondo lealtà, verità e onestà anche questo profilo".

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