Matteo Renzi sostiene che il pm fiorentino che indaga sul caso Open abbia violato la Costituzione per quattro volte.
Arrivando in Senato per l'audizione in Giunta, il leader d'Italia Viva ha preferito, per rispetto dell'Aula, evitare di rilasciare dichiarazioni in prima battuta. Ma la posizione del leader d'Italia Viva è divenuta chiara subito dopo, quando le porte si sono chiuse dietro di lui in seguito al confronto con gli altri senatori: "La mia audizione - ha esordito Renzi - è stata richiesta dalla Giunta per le autorizzazioni e ho preso atto del dibattito, perché io non ne faccio parte".
Poi la prima stoccata: "Io ho portato quattro prove schiaccianti del fatto che il pm di Firenze, che è lo stesso che ha arrestato mio padre, e poi annullato l'arresto, arrestato mia madre, e poi ha annullato l'arresto, che ha indagato mio cognato e mia sorella, oltre ai principali collaboratori che ho... e che quindi, a mio avviso, ha - chiamiamola così - una particolare sensibilità nei confronti, abbia violato la Costituzione quattro volte...". Renzi non domanda che non venga fatto il processo - ha ribadito in più circostanze - ma che si prenda atto di una "violazione della Costituzione".
Per quel che riguarda la situazione interna alla Giunta, Renzi ha sottolineato di non aver richiesto il conflitto d'attribuzione: "Non mi permetto di dire alla Giunta ciò che devono fare loro", ha sottolineato. Ma Renzi ha anche "accolto con grande interesse le valutazioni che sono state fatte" nel corso dell'audizione. "Segnalo soltanto - ha continuato - che se un magistrato viola la Costituzione questo è un problema per il cittadino. Io non sto facendo una battaglia per me. A me non cambia niente per la vicenda processuale".
Incalzato dal Giornale.it su quanto dichiarato sul pm del caso Open, Renzi ha dichiarato di non sentirsi un "perseguitato". "Io non credo alla persecuzione. Non ho mai parlato di questo. Permettetemi di dire: questa volta non avete un politico che grida al complotto, ma un politico che richiede che venga applicata la Costituzione. E questo l'ho detto in Aula. Sono grato al presidente e a tutta la Giunta per avermi ascoltato. Su questa vicenda - ha aggiunto Renzi - io ho dei giudizi personali, e li ho spiegati già nel dicembre del 2019 quando non ero indagato, ma su questa vicenda la Corte di Cassazione ha criticato i pm sui sequestri a fini esplorativi". E ancora: "In una democrazia è il Parlamento che decide che cos'è partito e cosa no".
All'interno dell'ultima Enews, Renzi si era detto stupito per la posizione dell'Associazione nazionale magistrati che ha persino twittato sulle dichiarazioni rilasciate alla Leopolda: "Mi colpisce la posizione dell’Associazione Nazionale Magistrati, che mi ha attaccato per ciò che è avvenuto nello scorso weekend. Dalla stazione fiorentina non è arrivato nessun attacco al ruolo costituzionalmente decisivo della magistratura, anzi.
Abbiamo auspicato che la magistratura faccia ciò che prevede la Costituzione. Per chi si sente attaccato suggerisco di dare un'occhiata a questi interventi". Dopo l'audizione, Renzi ha ribadito di avere fiducia e stima nei magistrati.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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