Ennesima violenza sessuale, compiuta ancora una volta da un clandestino in Italia.
Ieri una donna di cinquantasette anni è stata aggredita a La Spezia, mentre stava facendo jogging sulla pista ciclabile che si trova in via dei Pioppi, a La Spezia.
Ad abusare della poveretta sarebbe stato un cittadino del Gambia, di trentadue anni, irregolare nel nostro paese. È stato l'identikit fornito dalla donna e da alcuni testimoni, che sono intervenuti per soccorrerla, a mettere gli agenti del reparto volanti, diretti Lorenzo Mulas, sulla strada giusta che li ha portati a fermare lo stupratore.
La vittima ieri mattina aveva approfittato della giornata di sole per fare jogging lungo la pista ciclabile del parco del Colombaio alla Spezia, vicino a via dei Pioppi, nel quartiere Pegazzano.
A un certo punto è stata affrontata dal balordo, che l'ha sorpresa e spinta a terra per approfittare di lei. Nella caduta e nel tentativo di divincolarsi dalla morsa dell'immigrato, la cinquantasettenne si è anche rotta una costola. Le sue grida di aiuto hanno richiamato due persone che si trovavano nelle vicinanze e sono intervenute per prestarle soccorso. Poi hanno chiamato l'ambulanza e gli uomini delle forze dell'ordine. Ed è scattata la caccia all'uomo in tutta la zona e gli agenti sono riusciti a identificare e fermare il cittadino del Gambia.
L'uomo, che corrisponde perfettamente alla descrizione fatta agli agenti, è stato portato in questura per essere interrogato. A nulla è valso il tentativo di allontanarsi dalla zona e far perdere le sue tracce. La vittima, invece, è finita in ospedale dove i medici l'hanno medicata e più tardi dimessa, ma è certo che non dimenticherà l'accaduto tanto facilmente.
Non è la prima volta che una donna viene stuprata mentre fa jogging nel parco. Episodi come quello di ieri avvengono sempre più spesso, anche di giorno, e sempre più forte l'esigenza di ampliare la rete dei controlli nei parchi.
Una settimana fa era stata una trentaduenne in un'area verde di Milano a trovarsi davanti un bruto, che l'ha violentata mentre portava a spasso il cane. Anche in quel caso il colpevole era un ragazzo di 24 anni di origini africane e ancora una volta clandestino.
Nonostante alle 18 il parco fosse pieno di gente che correva o passeggiava, l'immigrato non si è fatto intimorire e sotto la minaccia di un coltello ha costretto la malcapitata ad avere un rapporto con lui, trascinandola dietro una scuola. Purtroppo i dati del Viminale non mentono e dagli ultimi diffusi risulta che il 40 per cento delle violenze sessuali in Italia sono commesse da stranieri e molti, troppi, restano impuniti.
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