Virus del Congo, un morto a Treviso

Era rientrato da poco da un viaggio nel Paese africano. "È una grave forma di malaria"

Virus del Congo, un morto a Treviso
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Si chiamava Andrea Poloni e potrebbe essere la prima vittima della misteriosa malattia che arriva dal Congo. L'uomo, 55 anni, originario di Montebelluna ma residente a Trevignano, in provincia di Treviso, era di recente rientrato da un viaggio nel Paese centrafricano, dove aveva visitato la capitale Kinshasa e il Nord lungo il fiume Congo. È stato ritrovato nel lunedì pomeriggio dal personale del Suem 118 esanime all'interno della sua abitazione e il suo è stato trattato subito come un caso sospetto, e l'abitazione dell'uomo è stata subito interdetta a tutti.

Finora in Italia erano emersi solo due casi, uno a Lucca e l'altro a Cosenza, entrambi guariti e dimessi. La notizia della morte di Poloni è stata comunicata ieri dal Servizio igiene sanità pubblica dell'Usl 2 Marca trevigiana. Sono in corso, in collaborazione con lo Spallanzani di Roma, gli accertamenti diagnostici che entro 24-48 ore dovrebbero consentire di fare luce sull'eziologia della malattia. Nel frattempo sono state disposte tempestivamente le misure di sanità pubblica previste per questi casi, ed è stato disposto l'isolamento fiduciario domiciliare per l'unico contatto noto di Poloni e avviata la relativa sorveglianza sanitaria. Poloni, ricordato dal sindaco di Trevignano Franco Bonesso come un produttore di canapa, è morto in seguito a una febbre emorragica, e quindi con sintomi correlabili alla misteriosa malattia che sta colpendo il Congo. «Il paziente non avrebbe avuto alcun contatto con personale sanitario né si sarebbe mai recato in ospedale dall'insorgenza dei sintomi fino al loro peggioramento. Non risulta che abbia seguito alcuna terapia farmacologica», fanno sapere in un comunicato congiunto il ministero della Salute e l'Istituto superiore di sanità (Iss).

Ieri le autorità sanitarie congolesi hanno definito la malattia «una grave forma di malaria». La malattia circola nella zona sanitaria di Panzi, e a novembre aveva già ucciso 143 persone nella provincia sudoccidentale di Kwango. «Il mistero è stato finalmente risolto.

Si tratta di un caso di malaria grave sotto forma di malattia respiratoria, aggravata dalla malnutrizione», ha affermato il ministero della Salute in una dichiarazione. Una sicurezza smentita dall'Oms, secondo cui «non è sata ancora determinata in modo definitivo la causa della malattia x».

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