La scelta di mandare in onda dei servizi giornalistici che raccontavano le morti degli anziani per coronavirus nelle residenze sanitarie assistenziali della Toscana non è piaciuta alla Regione. Così, il governatore Enrico Rossi si sarebbe lamentato pubblicamente dei contenuti del Tg2 diretto da Gennaro Sangiuliano, inviando una lettera ai vertici del servizio pubblico e alla commissione di Vigilanza Rai.
L'accusa di Rossi
Come riportato da Il fatto quotidiano, al centro della polemica ci sarebbero otto servizi che il telegiornale del secondo canale Rai ha trasmesso negli ultimi, raccontando i 168 decessi nelle strutture e su cui, in queste ore, stanno indagando le procure di Firenze, Prato, Pistoia e Lucca. Rossi, oltre a lamentarsi dell'eccessiva attenzione del Tg2 di Sangiuliano alla situazione toscana, avrebbe accusato il telegiornale di "una dose di superficialità nel confezionamento dei servizi, della scelta degli interlocutori alle parole allusive utilizzate, alle tecniche di montaggio fino alla presentazione di dati incompleti o inesatti, a partire dal numero non veritiero dei decessi. Inoltre nessuna richiesta di verifica dei dati, delle fonti e dei fatti esposti è pervenuta ai vertici delle Asl o all'agenzia di informazione della giunta regionale".
Sangiuliano: "Questa è censura"
E la replica del direttore del Tg2 è arrivata subito, che definito il gesto del governatore della Toscana come "un tentativo di censura bello e buono": "Come Tg2 ci stiamo occupando delle morti degli anziani nei centri di assistenza di tutta Italia, a cominciare dalla Lombardia, cui abbiamo dedicato ben 15 servizi e altri ne dedicheremo. Poi abbiamo fatto anche tre servizi su Piemonte, Sicilia, Puglia, Lazio, Emilia e Veneto. E continueremo a farne, specialmente nelle regioni dove si stanno muovendo anche i magistrati".
La situazione in Toscana
Il direttore Sangiuliano, nel rispondere al governatore, ha ricordato poi come dei casi delle rsa toscane, in queste settimane, "siano piene le cronache dei giornali, della stampa locale e quella nazionale". Come riporta il quotidiano, in particolare, i servizi del telegiornale del secondo canale Rai avrebbero posto la loro attenzione, in particolare, sulla Casa Accoglienza di Comeana, su cui sta indagando la procura di Prato, sulla Casa di Riposo di Ledanice, su quella di Montevarchi e sulla rsa di San Biagio, finita sotto inchiesta nel capoluogo toscano.
"A Rossi abbiamo chiesto due interviste"
Tra le proteste del governatore Rossi c'è anche quella di non essere mai stato contattato dal Tg2: "Un loro cronista mi ha chiamato da un numero a me sconosciuto e ha brevemente potuto parlare con un mio portavoce, senza che si sia mai potuto concretizzare un effettivo diritto di replica". Ma dal telegiornale di Sangiuliano hanno replicato: "Gli abbiamo chiesto due interviste, che ci sono sempre state rifiutate, come dimostrano i messaggi in nostro possesso".
"Fonti di alto livello"
Dal Tg2, inoltre, sarebbe arriva anche la confema dell'utilizzo di "fonti di alto livello", come, tra gli altri, Giuseppe Nicolosi, procuratore della Repubblica di Prato, e il professor Roberto Biagini, dirigente di Asl Toscana, a capo della commissione che, per conto della Regione, sta indagando sulle morti nelle rsa. E dal telegiornale diretto da Sangiuliano ribadiscono, ancora una volta, che "i dati citati nei servizi sono sempre stati quelli ufficiali dell'Istituto superiore di Sanità".
L'evoluzione della vicenda
In Toscana, ora al quarto posto in Italia per morti in questo tipo di strutture, si contano 322 residenze e strutture sociosanitarie per anziani, con un totale di 14.730 ospiti. Prima della regione amministrata del democratico Rossi, come numero di vittime, ci sono Lombardia, Emilia-Romagna e Veneto.
Della denuncia del governatore toscano, che sembrerebbe accusare il Tg2 di aver voluto puntare tutta l'attenzione sulla sua regione, forse per sviare (almeno in parte) l'attenzione sulla Lombardia, dovrà occuparsi l'amministratore delegato del servizio pubblico, Fabrizio Salini, e la Vigilanza Rai.
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