Se Facebook ci sfida a vivere senza "like"

Dopo Instagram anche Facebook pensa a un test per eliminare la visualizzazione del conteggio dei "Mi Piace" dai post. Per evitare pressioni, odio e depressione

Se Facebook ci sfida a vivere senza "like"

In una società virtuale narcisista i like sono tutto. A volte rendono felici, a volte rendono depressi. Il senso di appagamento da like è una mania. Molti vivono con l'ansia dei like, si preoccupano che i loro post non ricevano abbastanza «Mi piace». Per gli influencer i like sono moneta di valore commerciale. Per alcuni non ricevere like è un dramma, ad altri non importa. Ma ci si sente sempre un po' su di giri se il proprio post ottiene apprezzamento, specie se ci è voluto del tempo per pensarlo. Le persone vedono i like come una metrica di successo. Una sorta di corsa all'erba del vicino. Un'eterna sfida in stile Keeping up with the Joneses in salsa virtuale. E se Instagram ci ha già provato, si dice che i nostri amati like verranno nascosti - per prova - anche da Facebook.

La prima ad accorgersene è stata Jane Manchun Wong, un'analista: eseguendo il reverse engineering dell'app e giocando con il codice sottostante dell'app Android, ha notato che Facebook ha inserito dei codici nascosti ai conteggi di Like sulla piattaforma. La ricercatrice ha trovato il codice nell'app Android di Facebook che nasconde la quantità esatta di «Mi piace» su un post. «Con questa funzione inedita, il conteggio delle reazioni/like è nascosto a chiunque non sia il creatore del post, proprio come funziona su Instagram», ha scritto la Wong. A confermarlo il sito di tecnologia TechCrunch: Facebook conferma che sta prendendo in considerazione un test che nasconde i conteggi, ma che non è ancora in funzione. Che vuol dire? Facebook potrebbe presto iniziare un test per nascondere il contatore dei «Mi piace» sui post dei feed di notizie. È un esperimento. Instagram sta già testando la cosa in 7 Paesi tra cui Italia, Canada e Brasile, mostrando al pubblico di un post solo alcuni nomi di amici comuni che lo hanno apprezzato anziché il numero totale. Se funzionasse come per Instagram, alcuni utenti vedrebbero solo una scritta che dice che il post è piaciuto a qualcuno e ad altri; altri utenti potrebbero continuare a visualizzare il numero dei like come lo hanno sempre visto.

In realtà Facebook nasce con i like e vive di like. Togliere la pressione ai suoi utenti potrebbe essere un modo come un altro per ritornare in auge? Facebook sta perdendo terreno sui concorrenti e magari vuole vedere come va. Questa mossa potrebbe eliminare invidia e autocensura per mancanza di like, dicono. Se la scelta fosse quella di andare avanti, probabilmente Facebook farebbe tutto in maniera graduale. Prima di diffondere il test su larga scala, dovrà verificare l'impatto sull'uso dell'app e sulle entrate pubblicitarie che ne derivano (non lo fa chiaramente con intento benefico). Anche Instagram, dove l'esperimento è partito, sta sondando ancora il terreno.

Ma perché nascondere i «Mi piace»? Le persone potrebbero non pubblicare cose che temono non ricevano apprezzamento o potrebbero eliminare cose che non hanno funzionato bene. Instagram dice che «noi vogliamo che i tuoi follower si concentrino sulle foto e i video che condividi, non su quanti Mi piace prendono». L'idea è di impedire agli utenti di confrontarsi in modo distruttivo con gli altri e di sentirsi inadeguati se non ricevono abbastanza «Mi piace».

Rimuovere il contatore pubblico potrebbe essere la chiave per eliminare un po' di pressione dai social e limitare la potenza degli influencer. Ma sarà produttivo per le piattaforme? E noi siamo pronti a un mondo senza like?

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