"Come una telenovela...". Letta annientato dal Washington Post

Il celebre quotidiano statunitense lancia una frecciata al segretario dem commentando l'accordo fallito con Azione e accusandolo di "perdere tempo a rincorrere il fantasma di Draghi"

"Come una telenovela...". Letta annientato dal Washington Post

Il segretario del Pd Enrico Letta finisce anche nel mirino della stampa internazionale: è il Washingotn Post a criticare senza troppi giri di parole la strategia elettorale messa in atto dal leader dei dem.

Oltre al pesante affondo rivolto alle consultazioni elettorali in programma il prossimo 25 settembre, che vengono paragonate "alle telenovele sudamericane", all'interno dell'articolo del celebre quotidiano statunitense trova spazio anche un'aspra critica nei confronti delle strategie perseguite dal segretario dem. "Letta ha avuto l'intuito di perseguire un'ampia coalizione dai centristi all'estrema sinistra", spiega ai propri lettori il Washington Post, come riportato da Affari Italiani, "ma il suo cosiddetto campo largo ha richiesto così tanta flessibilità da parte di tutti che ha finito per allungarsi fino al punto di rottura. E in effetti è quello che è successo".

Il riferimento non troppo velato, è a quanto accaduto di recente con lo strappo di Carlo Calenda, che oramai sembrava arruolato nel "gruppone" di centrosinistra. L'ulteriore apertura nei riguardi di Angelo Bonelli e Nicola Fratoianni non ha fatto altro che esacerbare il confronto col leader di Azione, il quale ha preferito levare le tende. "Il centrosinistra non ha alleanze per battere la coalizione di destra guidata dalla Meloni", prosegue il quotidiano statunitense. E questo mentre "i numeri di Letta semplicemente non tornano. Tutto ciò può essere divertente", si legge ancora nel pezzo, "ma l'Italia dopo Draghi non sarà molto divertente".

Dopo un rapido sguardo alla situazione politica, il Washington Post si sposta ad analizzare le questioni di carattere economico, lasciandosi andare a previsioni nefande nei riguardi del nostro Paese.

"Le poche settimane che mancano al voto sono una vita nella politica italiana, e tutto può succedere" si legge verso la conclusione dell'articolo, "ma ora c'è una maggiore probabilità che un governo di destra detenga le chiavi di Palazzo Chigi, la casa del presidente del Consiglio, in autunno". Poi il monito nei confronti dei dem e del loro segretario: "Letta e il suo Pd non dovrebbero perdere tempo a rincorrere il fantasma di Draghi".

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