"Zaia cambi i suoi consiglieri Sciocchezza il virus attenuato"

Il microbiologo: "I nuovi focolai vanno isolati subito Spero che qualche mio collega riveda le proprie posizioni"

"Zaia cambi i suoi consiglieri Sciocchezza il virus attenuato"

«Inevitable». È il commento lapidario del professor Andrea Crisanti ordinario di Microbiologia e responsabile del laboratorio dell'Università di Padova dopo aver ascoltato il bollettino del Veneto dal governatore Luca Zaia, decisamente infuriato. La recrudescenza dei casi in Veneto, l'esplosione di nuovi focolai Crisanti l'aveva ampiamente prevista.
Professor Crisanti che cosa sta accadendo in Veneto?,
«Già in aprile avevo prefigurato l'andamento dell'epidemia: un percorso lungo costellato inevitabilmente da piccoli focolai che vanno subito circoscritti ed isolati: Ed infatti è quello che sta accadendo e non soltanto in Veneto»
Come vanno affrontati?
«Si deve seguire l'unico modello che ha dimostrato di funzionare, quando parliamo di piccoli focolai: quello di Vò Euganeo, dove abbiamo sottoposto tutti a tamponi, isolato chi andava isolato tracciato tutti i contatti, e ripetuto i tamponi per esser sicuri di individuare tutti i contagi».
Anche lei ha più volte ribadito che il caldo ci aiuta a contenere il virus. Perché invece non riusciamo a debellarlo neppure in piena estate?
«Non è inaspettato. Anche nel caso dell'influenza stagionale persistono casi pure durante la bella stagione. Certo dovremmo sfruttare questo periodo per riuscire a far scendere i casi a zero».
E se non ci riusciamo? Dobbiamo aspettarci una seconda ondata violenta come la prima?
«L'importante è contenere subito i focolai, non devono ingrandirsi. Non mi sento davvero di far previsioni su quello che potrebbe accadere ad ottobre o novembre».
Quali comportamenti possiamo adottare? Dobbiamo indossare la mascherina anche in spiaggia?
«Ma no. Io comprendo la voglia di lasciarci la crisi dietro le spalle e di tornare ad una vita normale ma basta poco: evitare gli assembramenti e soprattutto stare attenti quando si incontrano persone che non si conoscono, evitare i contatti».
Di recente è stato tra i protagonisti di uno scontro tra scienziati. Un gruppo di esperti sostiene che la carica virale è debole che i positivi sono poco contagiosi e che dal punto di vista clinico il virus non esiste più. Lei si è schierato con molti altri suoi colleghi sul fronte opposto: quello della prudenza di fronte ad un virus che ancora non conosciamo completamente e che è ancora aggressivo».
«Certo trovo quasi ironico il fatto che nel gruppo di scienziati che sosteneva che il peggio era passato ci sono due veneti, Giorgio Palù e Roberto Rigoli che sono i consiglieri attuali del governatore. Spero che abbiano un ripensamento e che ammettano di aver detto delle stupidaggini rispetto al fatto che il coronavirtus non sarebbe più pericoloso».
Ma a Zaia che consiglio darebbe in questo momento?
(Ridacchia)«Di tornare alle origini».
Ovvero di tornare a seguire i suoi consigli. In questi mesi le sue previsioni sono state confermate dai fatti ma a volte hanno suscitato polemiche e reazioni contrastanti. Anche di insofferenza. Le pesa questo ruolo?
«Mi crea frustrazione, vorrei poter fare di più. Io mi occupo di salute pubblica, quello è il mio interesse e il mio compito: tutelare la salute pubblica».
Un parere sul vaccino antinfluenzale.

È vero che può abbassare le difese immunitarie ed esporre di più al contagio da Covid?
«Assurdità, stupidaggini senza alcun fondamento scientifico. Il vaccino antinfluenzale è consigliato in assoluto e ancor di più per la prossima stagione perché se si è vaccinati è l'identificazione del Covid è più semplice».

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