E ti pareva. Molto più di quella di Joe Biden, la candidatura di Kamala Harris ha riscaldato gli animi delle popstar Usa, degli idoli necessariamente adolescenziali ma pure transgenerazionali visto che i social ormai spandono il loro verbo su ogni fascia d'età. Dunque W Kamala. E c'è pure da capirlo, perché paradossalmente rappresenta il «lato giovane» di una campagna presidenziale ringiovanita a sorpresa. Quindi, tanto per capirci, Charli XCX ha subito postato lo slogan «Kamala is brat» (Brat è il titolo del suo ultimo disco e significa in sostanza «ragazzaccia» in senso positivo, diciamo alla toscana) e Kamala ha risposto adattando la propria pagina social con i colori della copertina del disco di Charlie XCX. Scambio reciproco di cortesie. Voti contro stream. A dire la verità, Kamala Harris è una «boomer» (il 20 ottobre compie 60 anni) e quindi la Generazione Z dovrebbe spernacchiarla come fa regolarmente con tutti i coetanei. E invece qui capita il contrario, dopotutto dall'altra parte c'è il «puzzone» Trump come lo etichetta Dagospia e quindi va bene tutto. E Kamala Harris ha capito subito l'importanza del pop in una campagna presidenziale. Non sarà decisivo (Trump vinse con quasi tutto lo stardom contro). Ma aiuta. E molto. Difatti, come inno della propria corsa verso la Casa Bianca, ha scelto Freedom di Beyoncé, ossia un brano della stella più politicamente corretta del pop americano, forse mondiale, una delle poche capaci di unire le culture, non solo musicali. Ovviamente Queen Bee si è subito detta entusiasta, gli streaming del brano sono cresciuti e così via. Beyoncé non sarà la sola. E tutti attendono il possibile endorsement di Taylor Swift, che sarebbe il più pregiato per Kamala e probabilmente il più dannoso per Trump. Già in passato Taylor Swift si è espressa a favore di candidati democratici e, generalmente, non è un mistero che «stia» dalla parte dei Democratici. Ma una discesa in campo sarebbe decisiva, spariglierebbe le carte, darebbe a Kamala Harris un vantaggio che risulterebbe incolmabile almeno per quanto riguarda la Generazione Zeta, clamorosamente vicina a Taylor Siwft e al suo modo di intendere e raccontare la vita.
Per ora non è accaduto. Ma non è da sottovalutare che l'altro giorno i suoi fan abbiamo costituito sui social una sorta di comitato a favore di Kamala Harris, «Swifties for Kamala». Forse il segnale della discesa in campo di Taylor...- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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