Pound e il viaggio al cuore delle civiltà grazie all'antropologia di Frobenius

Il poeta, amante di culture "altre", fu influenzato dallo studioso

Pound e il viaggio al cuore delle civiltà grazie all'antropologia di Frobenius
00:00 00:00

Di tutte le ingiuste, e spesso anche bizzarre, accuse mosse a Ezra Pound (foto), quella di «razzista» è sicuramente la più infondata. Profondamente affascinato da tutte le culture del mondo, il poeta americano ha infarcito i suoi Cantos di riferimenti alla storia e alle lingue di ogni popolo, dagli ideogrammi cinesi ai drammi Noh giapponesi, dai geroglifici egiziani ai riferimenti alle divinità greche e romane fino alla ammirazione più volte dichiarata per le antiche culture dell'Africa, conosciute e apprezzate tramite l'opera di un importante protagonista dell'antropologia europea, Leo Frobenius (1873-1938), oggi ingiustamente dimenticato. L'occasione per approfondire la figura di Frobenius, e soprattutto la sua enorme influenza su Pound, ci viene offerta da un eccellente volume edito da Bloomsbury: The Correspondence of Ezra Pound and the Frobenius Institute, 1930-1959, a cura di Erik Tonning con la collaborazione di Archie Henderson (pagg. 382, euro 90).

Il poeta americano incontra l'opera dell'antropologo tedesco alla fine degli anni Venti, e ne scrive entusiasticamente a W.B. Yeats nell'aprile 1929, riferendogli l'idea centrale di Frobenius, ovvero che ogni civiltà ha una cultura specifica, che nasce, cresce e perisce con la civiltà stessa, e i cui frutti sono rappresentati dalle sue manifestazioni culturali e artistiche, che delineano lo specifico «Paideuma» di quella civiltà. Questo termine, che Frobenius prende dal Timeo platonico, indica tanto il cuore di una civiltà quanto il suo influsso sugli uomini, che sono quindi soggetti a un «destino» espresso dalla loro cultura di appartenenza.

Come sempre, Pound non perde tempo a trasformare le idee in azione e, sin dai primi scambi epistolari con il Forschungsinstitut für Kulturmorphologie di Francoforte diretto da Frobenius, si dà da fare per pubblicare in inglese le traduzioni delle opere dell'antropologo tedesco e i resoconti delle sue spedizioni. Vivendo in Italia, Pound promuove anche qui l'idea di «Paideuma», scrivendo sulla stampa nazionale recensioni e articoli, come quello pubblicato nel 1938 sul periodico comasco Broletto, tradotto e inserito anche nel volume edito da Bloomsbury: Significato di Leo Frobenius; scrive Pound: «Frobenius non fa archeologia anatomizzando il morto e il passato. Trattando la storia in cicli piuttosto lunghi, Frobenius arriva a prevedere malattie nascoste: vedendo chiaramente le perdite di grandi culture forse arriverà a poter prevedere e impedire analoghe catastrofi in futuro. (...) Il Paideuma è il complesso delle idee, dominante e germinale, di un'epoca e di un popolo.

Si può morirne, o si può collaborare ed aggiungere una forza di volontà propria a questo complesso».

Queste idee sono maturate nel corso di 12 spedizioni in Africa, che Frobenius chiama il «Continente Rosso», immagine ben più rappresentativa della bellezza e della vitalità di questa regione.

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica