«Possiamo realizzare 20mila case in housing sociale. Ma se non convocate il Cipe in tempi rapidi, non possiamo mandare avantii progetti». Il coordinatore regionale del Pdl Mario Mantovani ha colto l’incontro sul rilancio dell’economia organizzato ieri nella sede di Confcommercio con il premier, sei ministri e le associazioni imprenditoriali per fare pressing sul sottosegretario all’Economia, Luigi Casero. «Era assente il ministro Tremonti, quindi mi sono rivolto a lui» ha precisato. Ma il senso è chiaro, «abbiamo pronti tutti i piani integrati per l’housing sociale di 12 regioni, fra cui la Lombardia. Sono pronti accordi per 377 milioni di euro che svilupperanno la realizzazione di oltre 20mila alloggi. Circa 5mila alloggi sono già in fase di costruzione, su 200 milioni già assegnati per l’edilizia popolare». Oltre a questi «ci sono quei 377 milioni che devono andare al Cipe: se non passano dal Cipe e quindi dall’accordo Stato-Regioni siamo fermi, anche se i piani integrati sono pronti. Quindi ho rivolto questo sollecito, oltre che naturalmente per le infrastrutture lombarde».
Il premier ha assicurato invece che il governo rilancerà il piano casa, visto che non è stato colto dalle regioni. E ai rappresentanti del commercio e delle imprese che ieri si sono confrontati con lui e con i ministri lombardi ha proposto di «definire un nuovo incontro che sia di preparazione agli Stati generali dell’Economia» che si terranno a livello nazionale. Ma un coinvolgimento da protagonista della Lombardia è necessario «dato che è la regione che fa da motore a tutta quanta l’economia italiana».
Il presidente di Rete Impresa Italia Lombardia, Carlo Sangalli, in chiusura ha chiesto al governo di «accelerare e irrobustire la crescita dell’economia in un momento di crisi con una riforma e un federalismo fiscale efficiente e solidale». Gli obiettivi da raggiungere sono «la semplificazione, la riduzione della pressione fiscale e dare occupazione ai giovani».
All convegno il ministro dello Sviluppo economico Paolo Romani ha annunciato invece di aver nominato il «Mister Pmi», sarà «una persona a cui far riferimento per tutto quello che riguarda le piccole e medie imprese», figura che già esiste a livello europeo. Il prescelto dovrebbe essere Giuseppe Tripoli.
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