Roma - "È tutto superato, abbiamo risolto". Il ministro dell’Ambiente, Stefania Prestigiacomo, chiude la polemica sorta attorno ad alcune divergenze sul decreto legislativo sul nucleare che l’avevano portata a scrivere una lettera al sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Gianni Letta, per chiedere alcune modifiche, minacciando in caso contrario la propria indisponibilità a firmare il provvedimento.
Risolte divergenze Martedi nel Consiglio dei ministri era stato approvato il decreto "salvo intesa", proprio perché la titolare dell’Ambiente aveva evidenziato alcune divergenze. Da ricordare che il dlgs è stato proposto dal ministro dello Sviluppo economico, Scajola, "con il concerto" della titolare dell’Ambiente e di quello delle Infrastrutture. In particolare, nella lettera inviata a Letta, il ministro dell’Ambiente contestava l’articolo 13 comma 7 del decreto che prevede che le autorizzazioni Aia (Autorizzazione integrata ambientale) e Via (Valutazione di impatto ambientale) non possono avere ad oggetto questioni già sottoposte a valutazione ambientale strategica (Vas) o alla valutazione dell’Agenzia nell’ambito della localizzazione del sito nucleare.
In sostanza, dopo la Vas, con cui si individuano le aree adatte per le centrali, gli operatori devono indicare il sito prescelto e chiedere l’autorizzazione dell’Agenzia per il nucleare. In seguito le società devono fare domanda per la Via che però, secondo l’articolo 13, non può rimettere in discussione la Vas.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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