Le polizze Vita rendono anche il 10%

Con le gestioni patrimonio insequestrabile ma occhio ai costi. Il turbo unit linked

Le polizze Vita rendono anche il 10%
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Salvo imprevisti la Bce dovrebbe annunciare il primo taglio dei tassi a giugno. Nel frattempo, è possibile sfruttare i rendimenti dei bond e cavalcare le opportunità offerte delle azioni. Tra le opzioni disponibili per farlo anche quelle proposte dalle compagnie assicurative: si può spuntare tra il 2% e il 7% annuo a seconda della propria attitudine al rischio.

GESTIONI SEPARATE VITA Queste polizze vita appartengono al ramo I assicurativo e per il Codice Civile sono insequestrabili e impignorabili: possono pertanto incassare il capitale soltanto i sottoscrittori (o i beneficiari, anche diversi dagli eredi universali). Il patrimonio, separato da quello della compagnia, è impiegato prevalentemente in titoli di Stato e obbligazioni. A differenza dei fondi comuni, il loro valore non è calcolato ogni giorno ma a fine anno e il rendimento viene certificato da una società di revisione contabile.

Negli ultimi anni hanno pagato in media tra il 2 e il 3% ma non c’è garanzia per i prossimi anni. Occhio poi ai costi, o caricamenti, da controllare sempre prima della stipula dei contratti che di norma durano almeno 5 anni ma arrivano a dieci.

POLIZZE MULTIRAMO Queste polizze abbinano in un unico contratto l’investimento in una gestione separata e quello in unit linked. Nel tempo si può modificare la ripartizione tra queste due componenti, il che le rende di fatto una gestione patrimoniale assicurativa. La gestione separata consente alle polizze multiramo di essere impignorabili e insequestrabili, permettendo anche di designare uno o più beneficiari. Si tratta però di aspetti che la compagnia deve confermare prima della stipula. Infatti più è rilevante la quota delle unit linked più aumenta il potenziale di rendimento, ma anche il rischio. Mantenendo un 75% investito nella gestione separata, che si rivaluta e si consolida annualmente in funzione del rendimento annuale certificato, e il restante 25% nei fondi assicurativi unit linked, che si valorizzano periodicamente in funzione dell’andamento dei mercati finanziari, si potrebbe arrivare a un target del 4% anno.

I PIP PER IL LUNGO TERMINE I Piani individuali pensionistici di tipo assicurativo (Pip) sono studiati per i lavoratori autonomi e i professionisti che pensano a una pensione integrativa su base individuale e consentono una deduzione dei premi annui versati dalla dichiarazione dei redditi fino a 5.164 euro. Le linee a indirizzo azionario dei Pip assicurativi, come GenerAzione Previdente di Generali, Orizzonte Previdenza di Allianz , TaxBenefit New di Mediolanum Vita, e Previdenza Futura di UnipolSai, possono generare (senza garanzia) rendimenti medi annui nel lungo termine tra il 5 e il 6 percento.

NERVI SALDI CON LE UNIT LINKED Si tratta di fondi assicurativi che permettono di scegliere la tipologia di rischio di investimento, tra soluzioni obbligazionarie, bilanciate, azionarie. Il valore del capitale investito varia a seconda dell’andamento del mercato e dei titoli in portafoglio ma è possibile assicurare il capitale in caso di premorienza del sottoscrittore.

Secondo gli esperti una unit linked azionaria globale potrebbe guadagnare nei prossimi 12 - 24 mesi intorno al 7% annuo. A patto però di accettare un rischio di perdita, in caso di scenario avverso, del 10-12 percento. Insomma un prodotto per chi ha i nervi saldi.

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