I punti chiave
Il Supporto formazione lavoro, ovvero la misura messa in atto dall’esecutivo per aiutare gli ex percettori del Reddito di cittadinanza a ricollocarsi nel mondo professionale, prevede delle linee guida precise. Il progetto include dei servizi finalizzati a garantire la verifica dei requisiti delle persone che possono essere avviate nei progetti approvati per lo svolgimento presso le amministrazioni pubbliche competenti di attività socialmente utili, ai sensi della normativa vigente. Ecco le figure ricercate per la nuova misura.
L’orientamento
Prima di individuare le figure specifiche è necessario sapere che alla base del servizio in questione c’è un’attività di orientamento finalizzata ad analizzare le competenze della persona in relazione alla situazione del mercato del lavoro locale. In sostanza l’obiettivo è quello di far incontrare domanda e offerta supportando il soggetto candidato nella comprensione dei propri bisogni e fornendogli opportunità di formazione e lavoro che siano compatibili al suo profilo. Successivamente le attività verranno definite nel “patto di servizio personalizzato” che sarà specifico in base a ogni futuro lavoratore.
La procedura
In merito alla procedura specifica vengono effettuate delle verifiche con un’attenzione particolare a status-Cigs, età anagrafica, residenza, qualifica e mansioni. La Pubblica Amministrazione si occuperà di svolgere i controlli in questione e approverà il progetto specifico dei lavori socialmente utili. L’ente potrà consultare il sistema delle Comunicazioni Obbligatorie e degli elenchi INPS, ovvero la banca dati che contiene le informazioni in merito ai percettori. Verranno raccolte le candidature e successivamente sarà comunicato l’esito di selezione. Infine viene applicata la gestione amministrativa di eventuali proroghe riferite ai Lavori socialmente utili e ai Progetti Utili alla collettività.
Le attività in questione
Oltre ai progetti utili alla collettività definiti dall’articolo 4 del decreto legge n.4/2019 si aggiungono altre attività collegate ai lavori socialmente utili, previsti dall’articolo 26 del D.Lgs. n. 150/2015. Questa seconda tipologia costituisce altri ambiti di attività socialmente utili a disposizione del beneficiario del Supporto per la formazione e il lavoro. Nello specifico per i LSU si tratta di occupazioni nell’ambito dei servizi alla persona, con particolare riferimento alle fasce d’età dell’infanzia, dell’adolescenza e della vecchiaia. Inoltre vengono assegnati compiti riferiti alla valorizzazione del patrimonio culturale ed artistico, tramite progetti di promozione, allestimento e custodia di strutture museali ed espositive.
Infine le mansioni riguardano la salvaguardia dell’ambiente e tutela del territorio con compiti legati alla raccolta differenziata, la gestione di discariche e impianti per il trattamento dei rifiuti solidi urbani e alla manutenzione del verde pubblico.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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