Il private banking, il ramo del mondo creditizio che si rivolge ai clienti più agiati, rialza la testa dopo la crisi. Nel nostro Paese - stima l'ufficio studi dell'Aipb (Associazione italiana private banking) - le masse gestite dal settore sono tornate ai livelli del 2007, al netto dell'effetto scudo: 361 miliardi.
Superato il minimo di marzo (337 miliardi), gli istituti che seguono i «paperoni» hanno registrato il progressivo recupero delle masse, soprattutto grazie alla buona performance evidenziata dai portafogli (+5%). I clienti private sono inoltre tornati a riporre una cauta fiducia nei mercati, diminuendo le posizioni liquide (-5,5% la raccolta diretta che comprende depositi, pronti contro termine, certificati e obbligazioni bancarie) a favore dell'amministrato (+6%) e del gestito (+10%).
Per quanto concerne ancora lo scudo, le strutture di private hanno concluso operazioni per 41,2 miliardi.
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