«L'atmosfera rischia di essere più calda degli altri anni, ci aspettiamo un 7 dicembre teso perché il mondo è teso. È una situazione generale, tra la Palestina e le difficoltà denunciate da tanti. Sarà un Sant'Ambrogio un po' più delicato». Non ci gira intorno il sindaco Beppe Sala, conferma che c'è un allerta sicurezza e «ci stiamo lavorando con prefetto e questore», per evitare che le manifestazioni in piazza rischino di rovinare la festa e (specialmente) la Prima della Scala che pone Milano sotto i riflettori del mondo. Premette che da sindaco è la «giornata più bella dell'anno ma anche la più faticosa, inizia con la cerimonia degli Ambrogini, quest'anno alle 12 c'è anche il taglio del nastro a Palazzo Citterio», la Grande Brera, poi «la Scala e la cena che inizia dopo le 23». Una giornata lunga che - appunto - rischia di essere turbata da centri sociali e pro Pal. Il Cantiere da giorni lancia appelli a partecipare al corteo che partirà alle 15 da Porta Venezia, «sovvertiamo la Prima e il red carpet delle élite, invadiamo le strade e le piazze contro ogni genocidio, guerra e Ddl Sicurezza, per la libertà del popolo palestinese». I pro Gaza sfilano ogni sabato, si vedrà se confluiranno.
E sul tema sicurezza scatta un battibecco a distanza tra Sala e Fedez, che due giorni fa ha infilato battute al veleno in un freestyle: «Milano brucia, uno stupro ogni venti ore: Beppe Sala un influencer con la fascia tricolore». La replica ieri: «Non mi sembra che Fedez abbia contributo alla sicurezza milanese, per dirla tutta. Ma la chiudiamo qui» senza specificare, anche se sembra un riferimento ai rapporti con il capo ultras del Milan Luca Lucci, arrestato. Fedez rilancia sui social: «Sicurezza? É il tuo lavoro, non il mio».
Sulla rissa sfiorata in Regione due giorni fa tra il capogruppo Pd Pierfrancesco Majorino, ex assessore in Comune, che ha cercato di interrompere l'intervento di Romano La Russa togliendogli il microfono ricevendo una spinta dall'assessore alla Sicurezza, Sala contesta La Russa ma consiglia pure al dem di frenarsi: «Mi pare che La Russa sia sempre il primo a provocare. Poi Majorino, a cui voglio gran bene, deve stare attento a non reagire alle provocazioni. Però con le parole non si scherza, tutte le volte» l'esponente FdI «torna su immagini che non corrispondono a verità. Credo che Fontana abbia il suo bel problema da gestire». Il governatore precisa che «valuteremo il tutto, anche se La Russa abbia avuto un atteggiamento sbagliato» ma «il comportamento di Majorino è sicuramente criticabile. Non può uscire dal banco e impedire a un assessore o a un consigliere di parlare, eventualmente avrebbe dovuto replicare democraticamente alla fine». E il deputato FdI Riccardo De Corato ribatte a Sala di «informarsi meglio su chi è il vero provocatore.
Majorino non perde occasione di insultare gli avversari, con particolare predisposizione per i La Russa. Poco tempo fa ha definito Romano picchiatore sanbabilino quando non ha alcun precedente penale nè è mai stato sanbabilino».
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