Quando è l'uomo a portare i pantaloni Alla perfezione

Tre vestibilità per P Paoloni: capi sartoriali che si indossano anche nei momenti di relax

Esiste un uomo più elegante del mitico Gregory Peck nel film Vacanze Romane recitato con Audrey Hepburn? La sua giacca con grandi revers ma soprattutto i pantaloni con il punto vita ascellare, le pince e quell'ampiezza che lascia sospettare abbondanti boxer, sono di una grazia immensa. E autorizzano a pensare che soprattutto attraverso la forma dei pantaloni si possa giudicare il buongusto di un uomo. Non per niente quando si pensa al cattivo gusto, si ricordano pantaloni e jeans degli anni '70: una spietata radiografia dei genitali che minacciavano di venire intrappolati in una crudele chiusura lampo. Zip, che male! Certo il modo di vestirsi è una preoccupazione sciocca, ma come diceva Lord Chesterfield, è molto sciocco per un uomo non essere ben vestito.

Per questa ragione dalla prossima primavera-estate gli uomini possono scegliere il proprio pantalone nella nuova collezione P Paoloni, un concentrato di proposte contemporanee perfettamente riassunte nella frase che caratterizza il packaging: «Nell'oggi cammina già il domani».

Il brand Paoloni, realtà di spessore fra i maggiori player del settore abiti e giacche, ritiene indispensabile rivolgersi a un consumatore trasversale proponendo tre vestibilità: regular, per un uomo dall'impronta più classica, slim, per un uomo contemporaneo e baggy per un mood più d'avanguardia. Quindi aspetti formali e sartoriali convivono approcci più sportivi quando non addirittura rilassati. Le lavorazioni sono sartoriali, così come da tradizione della maison, e si fanno notare soprattutto nelle tasche e nei dettagli, curati nei minimi particolari a partire dal gancio personalizzato removibile o il logo termosaldato, fino alle texture interne con effetto tridimensionale. La novità per il mondo del bottom è rappresentata dall'utilizzo della lana tinto in capo per ottenere l'emozione di un capo vissuto, come indossato nel tempo.

Da rilevare il pregio dei tessuti e l'accuratezza dei dettagli. Si passa dalla lana ai cotoni ritorti ai misti lino e si apprezzano effetti denim dal sapore inedito.

Articolata la palette cromatica che propone colori tenui e decisamente estivi come il bianco e il beige, ma punta anche sul verde e sul grigio, sul blu e sul bluette . Ai tinta unita che ben si sposano con le giacche testurizzate, si aggiungono molte righe tono su tono, gessati, regimental e check.

LSer

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