Quindicimila. Basta questa cifra per dare lidea del valore di «IoLavoro 2009», la sesta edizione della manifestazione dedicata al settore turistico-alberghiero. Tante sono infatti le offerte di impiego presentate per la prossima stagione estiva dalle oltre 50 imprese e associazioni presenti. Mille animatori per baby club, 2mila animatori turistici, 900 assistenti, oltre mille tra istruttori e animatori sportivi, 500 hostess e steward e altrettanti tra camerieri e cassieri, 200 educatori, 155 dj e via dicendo.
Antonio Saitta, presidente della provincia di Torino e primo promotore dellevento. In due giorni al Lingotto avete offerto 15mila posti di lavoro?
«Ma gran parte sono tuttora disponibili. Basta collegarsi al sito ufficiale di IoLavoro».
Perché un evento del genere? E perché a Torino?
«Perché da qualche anno il nostro territorio ha scoperto di avere i numeri per essere un importante polo di attrazione turistica».
E come?
«Quando nel 2004, in previsione delle Olimpiadi invernali, abbiamo iniziato a investire nel comparto turistico, la provincia di Torino contava 2milioni e 998mila presenza allanno».
E oggi?
«Cinque milioni e 148mila».
Un bel salto...
«Che non intendiamo perdere. Ecco il perché della fiera. Quello che abbiamo creato allora, lo manteniamo ben attivo. E oggi questevento ha dimensioni nazionali».
Ma siamo nel 2009, lincontro tra domanda e offerta di lavoro non viaggia su internet?
«Potrà sembrare anacronistico, ma funziona. E i numeri di questultima edizione lo confermano».
E come è nata?
«Sempre nel 2004, quando dovevamo trovare unidea per reclutare le persone che avrebbero accolto i visitatori dellOlimpiade. Non sapevamo che fare, e allora abbiamo deciso di copiare i più bravi organizzatori di eventi del mondo, gli americani».
È stata una buona idea?
«Sì.
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